Zona rossa per Capodanno 2021. Questa è stata la sentenza finale. Ma niente panico, ecco delle idee per il menù di Capodanno perché in fin dei conti, il cenone per soddisfare almeno il nostro stomaco possiamo concedercelo. C’è chi passa la giornata tra i fornelli, chi compra mille riviste di cucina alla ricerca del piatto perfetto per iniziare bene l’anno, chi invece preferisce rilassarsi e optare per una cena delivery o take away nel proprio ristorante preferito. Nessuna fatica, massima soddisfazione.
Milano o Roma, dintorni o non, avete provato a curiosare quali locali hanno studiato ad hoc per voi delle proposte per questa occasione speciale? Ecco qualche idea da cui prendere spunto.
Ci troviamo a Milano “a casa” di Andrea Berton, chef stellato, che dopo aver dato l’annuncio dell’apertura di un pop-up restaurant a Montecarlo durante le festività, ha preparato un menù speciale per il 31 dicembre, con dei piatti gourmet facili e divertenti da rigenerare o ultimare a casa. “Un modo per stare vicini ai clienti, per farli sentire un po’come fossero seduti lì, al tavolo del nostro ristorante”. Si inizia con un panino al vapore alla barbabietola, l’oliva di carne e d’acciuga e il salmone marinato con composta di mela verde, per proseguire con; code di gambero, carota, prezzemolo, mandorla e pop corn di amaranto; tortellini di gallina in brodo; trancio di merluzzo con fagiolina del Trasimeno e scalogno e guancia di vitello con purea di patate all’olio extra vergine d’oliva. Per concludere, la torta al cioccolato e salsa al lampone. Non manca, ovviamente, la piccola pasticceria: torrone di arancia, cioccolatino al caramello salato e bignè al caffè.
E poi c’è il Bu:r di Eugenio Boer e Carlotta Perilli, o meglio il Bu:r a casa vostra. Questa idea, nata durante il primo lockdown è un menù gastronomico arricchito appositamente per la Notte di San Silvestro ideale per due persone. Si va ad aprire il tutto con dei Vol-au-vent di prosciutto affumicato, dell’insalata russa, dei bignè al tonno, una tartina di gambero rosa e gelatina di paté di vitello. Salmone affumicato con pancarrè e pregiato caviale Black Adamas con tigelle morbide. Rimanendo sul tradizionale, che non delude mai, come primo piatto si ha i cappelletti in brodo, passando per del cappone lesso con mostarda di Cremona e cotechino con lenticchie. Insomma dei piatti che difficilmente deludono. Ma attenzione… non si conclude mai una cena senza un dessert. Ed ecco che Bu:r vi omaggia con i suoi deliziosi profiteroles.
Ma in quel Bistrot in Porta Genova ci siete mai andati? Si chiama 28 Posti ed è assolutamente da provare appena tornerà il libera tutti. Intanto perché no deliziarsi con un bel delivery per il cenone. Prezzo accessibile e palato soddisfatto al cento per cento. Per questo ci pensa Marco Ambrosino, che per l’occasione ha firmato la box da spedirvi a casa per preparare a due, massimo quattro mani, tutte le ricette. Qui potete trovare il pane con grano di Tumminia con il burro affumicato, un barattolo di Genovese di Polpo più le Trottoel del Pastificio dei Campi. Si procede con un pollo ripieno arrosto da scaldare in forno con la salsa di accompagnamento concludendo con il Kugelhopf, il dolce alsaziano home made a lievitazione naturale. State ancora esitando? Io chiamerei ora.
Ci spostiamo a Roma, la città eterna. Quanto soffre per la mancanza dei suoi amati turisti intenti a fotografare ogni sua bellezza. Ma torneranno, ne siamo tutti certi. Intanto anche lei ha fatto di tutto per non deludere i suoi abitanti, infatti i menù delivery dei locali per la notte del 31 dicembre, sono veramente tantissimi.
Ci troviamo Ai Piani, nel quartiere Parioli. Dal 1872 questo ristorante, si contraddistingue per la scrupolosa ricerca dei frutti di mari e per il miglior pescato proveniente dal litorale laziale e, non a caso, è un punto di riferimento per mangiare pesce fresco a Roma, mission affatto scontata. Nel rispetto della tradizione e per lanciare un messaggio di ottimismo anche ai suoi affezionati clienti, per il cenone di Capodanno si è optato per il take away, un’operazione già messa in atto sotto il nome “Ai Piani a casa tua” e a cui solitamente si aggiunge il delivery, sospeso solo in questa occasione. Si potranno concordare direttamente con la proprietà i piatti per comporre il proprio menu tra antipasti crudi o cotti, primi, secondi con i singoli prezzi specificati a porzione mentre nelle tre diverse preparazioni dell’astice alla catalana l’indicazione è all’etto.
Sempre nella stessa modalità ha aderito anche lo chef Riccardo Di Giacinto del ristorante All’Oro, che felice di essere presente nelle tavole calde dei suoi romani, ha previsto sia per Natale che per Capodanno dei menù impeccabili: terrina di bollito, giardiniera e salsa verde; lasagnette con faraona, porcini e tartufo nero; guancia di manzo brasata al Barolo e millefoglie di patate; tiramisù All’Oro; piccola pasticceria. E per chi volesse gli inseparabili lenticchie e cotechino.
Si sa che i romani sono molto affezionati alla loro cucina tradizionale per questo Hosteria Grappolo D’Oro alla guida dello chef Antonello Magliari, proporrà per queste feste una carta tipicamente casereccia arricchita da fuori menù, ovvero piatti speciali che varieranno giorno per giorno a seconda dell’estro dello chef. Sfogliando quindi tra le pagine del menù alla carta spiccano il baccalà mantecato con insalatina di carciofi freschi, il millefoglie di burrata e alici e le polpette di bollito con salsa verde. Poi ancora, la pasta fresca è fatta in casa tra cui ravioli ai carciofi alla gricia e lasagna broccoletti e salsiccia ma anche primi di pesce come spaghettone acqua e farina con arzilla e broccolo romanesco. I secondi confermano lo spirito tradizionale e godereccio dal baccalà all’agnello alla romana, dalle polpette al sugo al petto di vitello alla fornara con qualche piccola divagazione come la spigola in crosta di carciofi. Golosa conclusione con tiramisù oppure crostata di grano saraceno con marmellata di lamponi.
L’operazione menù casalingo è ormai on da un pezzo. Questa dei ristoratori è infatti diventata una vera palestra di vita, che in attesa di tempi migliori, noi tutti possiamo provare a sostenere. Ognuno come può. Ricordandoci che il buon cibo tiene in alto sempre i nostri umori, anche quelli più neri.
Elena Strappa