Addio 2020! Si sta concludendo quest'anno funesto, forse non c'è migliore modo per descriverlo. In strada oggi c'è un’aria diversa, decisamente più silenziosa di quella che accompagna il giro di boa di ogni anno. Ma l’odore di cucina arriva lo stesso. Menomale. Tante luci in strada già si sono accese e lacune signore portano a casa le buste della spesa cariche di leccornie. Hanno un’aria soddisfatta, chissà quali ricette frullano nella loro testa e chissà con quanto amore prepareranno i loro piatti anche per questa ricorrenza.
Arrivati alla fine di questo 2020, vi siete chiesti come, soprattutto quest’anno, le abitudini di noi italiani sono cambiate? Come la nostra mente abbia cambiato prospettiva… quante domande a cui non abbiamo avuto risposta. Ci siamo arrangiati, siamo mutati da soli abbracciando e sperimentando nuove abitudini, a cui prima magari non pensavamo neppure. Un vero e proprio stile “residenziale” quello che abbiamo adottato, rivoluzionando in modo sostanziale gli acquisti e la spesa alimentare.
Nell’era pre covid, dalla quale sembra passato un secolo, ricordo la frenesia delle strade di Milano, la gente che correva da una parte all’altra, con l’ansia di entrare tardi in ufficio. Turisti a fare a gara per acquistare l’ultimo abito in negozio, gli studenti pigri ammassati al bar sotto scuola, ignorando la campanella che suonava all’impazzata. Ed ecco che in un attimo ci siamo ritrovati nel caos dello smart working, parola per molti, prima di allora, sconosciuta. Sopra il tailleur un grembiule, un togli e metti tra una call e un sugo per il pranzo da preparare. Il bimbo piccolo da imboccare, quello più grande da sorvegliare mentre sperimenta con le lezioni online. Alla fine della storia, siamo diventanti multitasking.
Marzo 2020: “Corsa al supermercato per lievito e farina”, questo il titolo di un giornale di quei giorni. Quante pizze sfornate, quanti dolci nuovi assaggiati nel tempo sospeso di quel primo lockdown. Quanto caos che si è creato per paura di rimanere con il frigo vuoto. Noi italiani siamo stati dei campioni in questo: i trend dei consumi ci hanno dimostrato che sono state preferite le classiche ricette di famiglia, riscoprendo non solo il piacevole tempo insieme, spesso sfumato dalla frenetica quotidianità, ma anche il buon cibo, quello sano, preparato con cura e con buoni ingredienti.
Cara santa tecnologia, diremmo in coro. Si che lei in quest’epoca di emergenza ci ha davvero sostenuti. L’ingresso della nonna su zoom o in chat whatsapp è qualcosa che ricorderemo. Si perché per sentirci tutti più vicini non abbiamo avuto altra scelta, se non quella di abbracciare forte il digitale. La digital kitchen, con il cosiddetto paniere dei “Cuochi a casa”, esplosa all’impazzata: “Non vedo quanto zucchero hai messo, la connessione è saltata”, abbiamo detto in tanti. Le candeline soffiate davanti al telefono con gli applausi dei nostri amici in sottofondo. Le lauree celebrate nei salotti di casa con giacche e pantaloni del pigiama. I duri workout con i personal trainer in diretta su instagram. Il calice di vino accompagnato dai taralli degustato nel terrazzo. La spesa online, gli acquisti su Amazon. Ricordi collezionati, abitudini ancora molto attuali.
Sapete però che grazie a tutto questo il largo consumo italiano ha acquisito una crescita tre volte superiore rispetto al 2019? Il trend di crescita più alto dell’ultimo decennio. Insomma, qualcosa di positivo doveva pur giungere (Fonte: Nielsen Trade*Mis). Con le chiusure dei bar e ristoranti, i negozi hanno saputo reinventarsi e si sono dimostrati più adatti alle nuove esigenze di acquisto, con buona posizione e buon assortimento, registrando una crescita pari all’8,1%.
Ma ci pensate al boom dell’e-commerce? Questo ha registrato una crescita esponenziale pari al +117% rispetto allo scorso anno con un contributo alla crescita del +13% nelle categorie alimentari e del +21% per la cura della persona e della casa. Cimentarsi in cucina pranzo e cena, per alcuni troppo faticoso, ecco che allora i servizi di home delivery a portata di un click sono aumentati all’impazzata. Sì, viene proprio da dire che questa pandemia ha portato con sé tante nuove esigenze e priorità, rispecchiandosi nei prodotti acquistati da tutti noi.
Si conclude quest'anno: è festa, sognate. Ne comincia un altro: speriamo ci regali un nuovo futuro, più roseo. Per ora accendete le luci e spegnete i pensieri.