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Riso Venere: come si cucina e perché fa bene

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Aromatico e saporito, il riso Venere ci sorprende per le sue tante proprietà nutrizionali: versatile in cucina, è perfetto per fare il pieno di benessere

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Con le sue ricche sfumature cromatiche e profumo e sapore che si distinguono per la particolare intensità, il riso Venere è entrato nella tavola degli italiani ed è sempre più apprezzato, oltre che per il gusto, per le sue tante proprietà tutte da scoprire.


Le origini
Il riso Venere si caratterizza per il chicco piccolo e profumato di colore scuro, le cui tonalità variano dal marrone intenso al nero. La sua coltivazione è oggi diffusa nel nostro Paese principalmente in Piemonte e Lombardia ma arriva, come molte varietà di risi scuri, da Oriente e in particolare dalla Cina dove il riso nero era considerato un alimento pregiato per le complessità legate alla coltivazione e quindi riservato alle tavole più nobili. Alla fine degli anni Novanta, in Piemonte, venne incrociata una varietà di riso bianco locale con un riso nero asiatico, dando vita alla varietà italiana Venere. La scelta di un nome così particolare è legata alle proprietà afrodisiache che in Oriente venivano attribuite al riso nero. Non sappiamo se queste antiche credenze siano vere, è vero però che il riso Venere ha tante benefiche proprietà.


Chicchi di bontà
Il colore del riso Venere è il primo indizio dei numerosi nutrienti che contiene, è dovuto infatti al pericarpo, la pellicina che lo riveste, ed è ricco di antociani, antiossidanti naturali (si trovano anche nei mirtilli) e contrastano l’invecchiamento cellulare, possono aiutare nella prevenzione delle malattie degenerative e cardiache, hanno un effetto benefico sulla circolazione e sulla vista.


Il riso Venere, inoltre, è una preziosa fonte di fibre: è un riso integrale che non viene sottoposto a trattamenti per eliminarne i rivestimenti, ma solo privato della buccia più esterna non commestibile. Come le altre varietà di riso non contiene glutine quindi è indicato per le diete gluten free. Una porzione di riso Venere è anche una fonte preziosa anche di vitamine, ferro (arriva a contenerne fino a 4 volte di più del riso comune), sali minerali, aiutando così il benessere generale dell’organismo.


Come cucinare il riso Venere
In cottura l'aroma deciso e particolare del riso Venere si sprigiona in tutta la sua intensità. Questa varietà dal chicco sempre croccante richiede tempi di cottura leggermente superiori rispetto ad altri tipi di riso: almeno 40 minuti se lessato in acqua bollente, che possono dimezzarsi se cotto in pentola a pressione. Indicata anche la cottura pilaf che, dopo una veloce tostatura in padella con un filo d’olio, prevede la cottura in forno. Per provarla, il riso Venere tostato va messo in una teglia, coperto con acqua (circa il doppio della sua quantità), e lasciato cuocere per circa 30 minuti a 200C.


Ricette gustose e colorate
Forse per le sue origini orientali, il riso Venere è spesso protagonista di piatti etnici, in cui si sposa preparazioni a base di pesce o carne. Perfetto accompagnamento per il curry, dona una sfumatura in più anche alle coloratissime bowl, come quelle a base di verdure, avocado e tartare di salmone. Un’idea stuzzicante è la bowl di riso nero con salsa romesco.
La croccantezza dei suoi chicchi lo rende un ingrediente ideale anche per le insalate di riso - come quella con gamberetti, zucchine e carote – o per sperimentare piatti dalla presentazione impeccabile. Perfette torrette di riso Venere svettano accanto alla verza stufata, a spadellate miste di carne e verdure o sono l’elemento principale di ricette scenografiche come la torretta di riso Venere con crema di mandorle e pomodoro. E ancora polpettine, risotti etnici, paella o – perché no – dessert sorprendenti come il riso Venere ai pistacchi che abbina i più tipici sapori siciliani al fascino orientale.


Claudia Minnella
settembre 2019



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