Il
cren è una
pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Crocifere, conosciuta anche come
barbaforte. La specie è diffusa allo stato selvatico ma viene anche coltivata. Del cren in gastronomia vengono usate le radici, che si raccolgono in autunno- inverno, hanno forma cilindrica, irregolare e possono raggiungere una lunghezza che oscilla fra i 30 e i 70 cm. Il colore della scorza è giallo-bruno, mentre la polpa è biancastra; l’odore pungente e amarognolo è dovuto a un olio essenziale contenuto nella radice stessa. Anche il
sapore è molto
piccante e lo si percepisce maggiormente se la radice viene tagliata trasversalmente ricavandone delle fettine o rondelle; se, viceversa, si asportano delle strisce sottili nel senso della lunghezza, il gusto è meno marcato. Il
cren si usa anche
grattugiato direttamente sull’ingrediente da insaporire, solo se si ama il suo sapore piuttosto forte; altrimenti lo si fa macerare nel latte per «ammorbidirne» il gusto. Di questa
radice si fa largo impiego nella cucina del Nord Europa, mentre nel nostro Paese è scarsamente utilizzata. Una delle preparazioni più tipiche con il
cren è una
salsa per accompagnare carni lessate. Talvolta se ne mescola una piccola dose con della panna leggermente montata, per accompagnare il salmone affumicato. Il cren si trova in commercio anche grattugiato e conservato in vasetti.