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Borragine: 5 motivi perché fa bene e come cucinarla

News ed EventiBenessereBorragine: 5 motivi perché fa bene e come cucinarla

Fresca, salutare e versatile in cucina. La borragine è una pianta aromatica con tante caratteristiche positive e benefiche per la salute.

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Una pianta erbacea annuale della famiglia Borraginacee, provvista di foglie dall'aspetto caratteristico e di delicati fiori blu, originaria del sud Europa e del mediterraneo. 
E’ la borragine, già conosciuta ai tempi dei romani, utile e preziosa per la nostra salute.


Le ricette più note che non mancano mai a Pasqua e in genere sulle tavole primaverili, ci sono i ravioli alla genovese e i tordei sempre liguri e sempre ripieni. Ma la borragine può essere usata anche per torte salate, lasagne, gnocchi di pane o scenografici paccheri ripieni.


Qui trovate tanti modi per cucinarla e qui invece vi diciamo cinque ragioni per cui aiutarci a stare bene.


E’ antinfiammatoria


20510La borragine è ricca di grassi benefici per l’organismo. I semi, infatti, come precisa la dottoressa Nadia Fiorentino, biologa nutrizionista a Napoli, "contengono alte quantità di acidi grassi essenziali (omega 6 e omega 3), che sembrano avere un effetto positivo sull’infiammazione e sull’equilibrio del sistema immunitario".
Sotto forma di tisana, viene spesso utilizzata per alleviare patologie infiammatorie come il mal di gola.


Utile per i disturbi legati al ciclo mestruale


152969La borragine contiene anche di fitoestrogeni e per questa ragione, oltre che per l'azione antinfiammatoria, è utile per i disturbi legati al ciclo mestruale. In prossimità del ciclo è facile sentirsi spossati e di cattivo umore, irritabili e tristi, presumibilmente perché nel nostro corpo è alterato l’equilibrio ormonale.


La borragine aiuta in caso di sindromi dolorose connesse al ciclo mestruale (come la camomilla ad esempio). Come racconta la Dottoressa Fiorentino  “L’olio di borragine, in particolare, sembra essere di supporto, per la sua azione antinfiammatoria, per i disturbi del ciclo femminile caratterizzati da dolore (dismenorrea) anche in associazione al partenio, altra pianta antinfiammatoria".


Aiuta in caso di problemi della pelle e dermatiti


147135Questa pianta possiede anche proprietà benefiche sulla pelle grazie all’alto contenuto di sostanze antiossidanti e grazie all’azione antinfiammatoria. L’olio di borragine, estratto a freddo, regola la produzione di sebo e normalizza la cute, sia in caso di secchezza che, al contrario, in caso di pelle grassa. “Si rivela un valido aiuto anche in caso di dermatiti, in associazione per esempio alla bardana”.


Benefica per l’intestino


159167La presenza di mucillagini, nella borragine (come la Malva) la rende un valido rimedio in caso di stitichezza e problemi di infiammazione intestinale.


Ricca di vitamine e minerali


La borragine è salutare perché contiene vitamine e minerali.
E’ fonte di vitamina C, dall'effetto antiossidante e benefica per il sistema immunitario; di vitamina A e di manganese, nonché di vitamine del gruppo B, che modulano il metabolismo.
Inoltre sono presenti folati, calcio, fosforo e magnesio (fondamentali per la salute di ossa e denti), potassio, ferro e rame, importanti per la produzione dei globuli rossi.


Situazioni in cui è controindicata


In generale la borragine è controindicata in caso di gravidanza e di allattamento al seno, ma anche 
in caso di malattie epatiche, interventi chirurgici e per i bambini.


La Borragine in cucina


Ma la borragine è molto utilizzata anche in cucina, in particolare nella tradizione ligure, ad esempio come ripieno dei pansotti, dei quadrucci e della ben nota torta pasqualina. Spesso si utilizza anche per la preparazione dell’impasto delle lasagne. Si utilizza anche solo lessata in poca acqua e condita con olio, sia per la preparazione di minestre o zuppe.


Ecco una ricetta dello chef Gennaro Esposito del ristorante Torre del Saracino di Vico Equense (NA) per sperimentarla in cucina





ZUPPETTA DI SCAMPI CON RAVIOLI DI CICORIA E BORAGGINE








Ingredienti per 4 persone


500 gr di scampi freschi
300 cl di brodo vegetale
300 gr di cicoria
250 cl di olio extravergine d'oliva 200 gr di borragine
50 gr di trito di sedano, carote e cipolle
2 rametti di finocchietto selvatico
qualche rametto di erbette aromatiche(timo, rosmarino, origano fresco, dragoncello)
1kg farina “00”
16 rossi d'uovo
1 pizzico di sale



Preparare il ripieno dei ravioli.
Sgusciare gli scampi e tostare le teste al forno per circa 2 ore a 110°, trasferendole in una padella abbastanza alta, aggiungendo un mestolo d’olio il trito di sedano, carote e cipolle. Rosolare per qualche minuto, aggiungendo il brodo e far cuocere per pochi minuti senza mai far bollire il tutto. Con l’aiuto di un mortaio schiacciare le teste, passare in un passino e tenere da parte il guazzetto così ottennuto.
Pulire, lavare e lessare le verdure selvatiche. A parte, rosolare le verdure tagliate finemente in una padella con 100 gr d'olio, l'aglio e il finocchietto selvatico per alcuni secondi e lasciar raffreddare. 


Per la pasta dei ravioli unire in una planetaria il chilo di farina, i tuorli d'uovo ed il pizzico di sale. Lavorare gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo, lasciando riposare per 1 ora. Tirare la pasta all'uovo in 2 sfoglie di uguali dimensioni sottili 1 mm con il matterello o con l’aiuto dell’apposita macchina, quindi disporre tanti piccoli quantitativi di farcia sulla pasta distanti tra loro 4 o 5 centimetri. Spennellare con qualche goccio d’acqua gli spazi vuoti attorno al ripieno, ricoprire la sfoglia con l’altra facendo pressione con le dita in modo che aderiscano e impedendo che si formino bolle d’aria all’interno dei ravioli.


In una pentola con abbondante acqua salata, cuocere i ravioli.
In una padella, unire la parte restante di olio e rosolare le erbette sfogliate. Aggiungere un mestolino di brodo vegetale e unire i ravioli precedentemente scolati, amalgamando qualche secondo.
Nel frattempo, scottare gli scampi in una padella con un filo d’olio e a fuoco alto.
Comporre il piatto velando il piatto con la zuppetta di scampi, unire i ravioli e guarnire con gli scampi.





Elisa Nata
aprile 2018
aggiornato a marzo 2020
da Barbara Roncarolo


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