Un legume già conosciuto nell’antico Egitto, molto diffuso nel Sud Italia, che proprio nella stagione primaverile può essere consumato fresco, (sotto forma di insalata ad esempio) la sua versione migliore per preservarne l’apporto di vitamine e sostanze nutritive.
È la fava, pianta della famiglia delle Fabacee, i cui semi, contenuti nel loro baccello allungato, vengono da sempre utilizzati a scopo alimentare.
Approfondiamo insieme a Raffaella Melani, biologa nutrizionista, le interessanti proprietà e le controindicazioni per la nostra salute.
Aiutano la costruzione dei muscoli
Come racconta la dottoressa Melani “A differenza dei cereali, le fave contengono una buona dose di proteine e un alto livello di lisina e arginina, due amminoacidi molto importanti per la crescita dei muscoli e che ci aiutano a mantenere forma fisica e tonicità, diminuendo allo stesso tempo i livelli del colesterolo cattivo”.
La lisina e l'arginina, inoltre, sembrano inoltre indurre il senso di sazietà; ecco perché possono essere indicate nei regimi dietetici dimagranti e in casi di ridotto apporto calorico.
Combattono la stitichezza
Le fave sono benefiche anche per l’intestino. Specifica Raffaella Melani “Possiedono infatti una buona quantità di fibre, ovvero quelle componenti presenti soprattutto nei vegetali e nei legumi che combattono la stitichezza, aiutando la regolarità intestinale. Quando l’intestino è in forma, il nostro corpo riesce ad assimilare correttamente tutte le sostanze nutritive- come ad esempio il calcio- che è necessario per la salute delle nostre ossa e dei denti”.
Proteggono contro virus e batteri
Le fave contengono anche vitamine, minerali e altre sostanze essenziali per la nostra salute. In primis vitamina c, fondamentale per fronteggiare virus e batteri, ma anche la B6, che sostiene il sistema nervoso, favorendo il buonumore. Rappresentano anche una fonte di folati, (come ad esempio il cavolfiore) fondamentali per la sana crescita dei tessuti materni in gravidanza.
Possiedono anche buone quantità di minerali e flavonoidi.
Sono funzionali al benessere del sistema nervoso
Infine fanno bene al sistema nervoso. Come chiarisce la dottoressa Melani “Nel prodotto fresco si trova un buon quantitativo di un amminoacido (L-dopa) precursore della dopamina, sostanza prodotta dal cervello resposabile del controllo dei muscoli e di molte altre che influenzano l'umore, il sonno e il sistema nervoso. Si è addirittura osservato che il consumo di fave può aumentare i livelli di questa molecola nel sangue, migliorando le prestazioni motorie dei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, in cui questa sostanza è carente, senza alcun effetto collaterale”.
Favismo
La bella notizia è che sono indicate quasi per tutti. Spiega la dottoressa “L’unica controindicazione è la presenza di favismo, un difetto congenito dei globuli rossi che ne provoca l’improvvisa distruzione, con l’importante conseguenza dell’anemia.
Alcune sostanze presenti nelle fave infatti favoriscono, in alcuni soggetti geneticamente predisposti, un accumulo di radicali liberi all'interno dei globuli rossi e ne causano la distruzione.”
Elisa Nata
aggiornato maggio 2023