Caffè, savoiardi, uova, mascarpone e zucchero: pochi ingredienti che messi insieme fanno uno dei dolci più amati in tutto il mondo, il tiramisù. Grazie alla sua golosa semplicità è da sempre un simbolo della pasticceria italiana e conquista consensi sia nella ricetta tradizionale sia nelle tante interpretazioni creative, alla frutta o con rivisitazioni della crema al mascarpone, in cui il tiramisù viene frequentemente declinato.
È per celebrarne la bontà e ricostruirne la storia che nasce a Treviso il progetto del Museo del Tiramisù, un vero e proprio sportello aperto al pubblico che vuole raccogliere tutte le testimonianze su questo dolce tanto apprezzato, sulla cui origine o sull'esatta ricetta ci sono da sempre dibattiti e talvolta scontri accesi.
Lo sportello del tiramisù vuole però superare ogni tipo di polemica ed essere, al contrario, un luogo aperto a chiunque voglia contribuire alla raccolta di questo patrimonio di conoscenza popolare con testimonianze, foto, ricordi personali, ricette o aneddoti. La Casa dei Carraresi di Treviso apre così le proprie porte ogni venerdì dalle ore 15:00 alle ore 18:00 per accogliere chi vuole raccontare il "suo" tiramisù e farlo chiaccherando con Carlo Campeol del ristorante Le Beccherie di Treviso, figlio di Alba Campeol la donna che codificò per prima il tiramisù inserendolo nel menù del ristorante nel 1962. Per chi vuole contribuire ma non può recarsi personalmente a Treviso c'è comunque la possibilità di inviare i materiali all’indirizzo email [email protected].
Tutti i materiali e le informazioni raccolti dallo sportello convoglieranno poi nel Museo del Tiramisù che sarà un luogo unico perché per la prima volta la memoria orale e popolare, che spesso rischia di perdersi nei passaggi generazionali, sarà preservata e con lei la preziosa storia del tiramisù.
Claudia Minnella
marzo 2018
