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5 trucchi per la baby schiscetta perfetta

News ed EventiNews5 trucchi per la baby schiscetta perfetta

Pranzetti prêt à porter per bambini, dallo svezzamento alle pappe più articolate, per preparare piatti sani, completi e divertenti, perfetti per genitori e bimbi in movimento

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In dialetto milanese si chiama schiscetta, ma chi si occupa di trend preferisce chiamarlo bento. In ogni caso stiamo parlando dell'arte del pranzo fuori casa, ma confezionato in casa, una tendenza in crescita e che suscita molto interesse. In genere il tema è strettamente legato alla pausa pranzo in ufficio, ma qui ci concentriamo su un altro genere di schiscetta, quella pensata per i bambini, chiedendo qualche suggerimento ad Alessandro Vannicelli, che ne ha fatto un vero e proprio stile di vita. 


155471"Per i non milanesi, la schiscetta sta ad indicare il contenitore per il cibo da trasportare, insomma il vecchio caro cestino per il pranzo fuori casa".


Oggi, quest’oggetto dal sapore retrò ha una nuova vita e sempre più spesso viene interpretato anche in chiave di design. Vannicelli, partendo dal suo blog (www.schisciando.com) in cui ha consigliato schiscette per tutti i gusti, ha scritto un primo libro Schiscetta perfetta elaborando ricette da adattare alla pausa pranzo fuori casa.


Una volta diventato papà di due gemelle, ha cominciato a pensare anche alla versione baby e l’ha raccontata nel suo ultimo libro dal titolo Baby schiscetta (ed. De Agostini). Un ricettario ricco di spunti e di consigli con l’indicazione di 100 piatti di facile esecuzione, adatti a bambini dai 5 mesi all’anno e mezzo.


156475L’autore, per prima cosa, suggerisce di affidarsi ad uno schema di svezzamento, soprattutto per il primo periodo in cui si è meno sicuri e non si nota che anche il bambino è tranquillo e accetta volentieri la pappa “senza lanciarla come Bastianich di Master Chef”. “Adattare la cucina all'arrivo dei piccoli – spiega Vannicelli - è fondamentale (ancora prima di scegliere il colore pastello della camera da letto).


Bastano piccoli accorgimenti, qualche utensile e oggetto utile alla causa e un po' di organizzazione per rendere la cucina il luogo cardine per iniziare questo percorso culinario di neo genitori”.


Un consiglio da non sottovalutare è quello, soprattutto all’inizio, di assecondare i gusti dei bambini, non imporre e non scoraggiarsi mai davanti a un rifiuto. Per questo ci sono dei trucchetti, per esempio nascondere le verdure negli ingredienti come patate o ricotta. Trasformare alcuni alimenti che possiamo definire "difficili" in polpette. Prendere in mano il cibo, studiarlo e maneggiarlo non potrà che fare bene ai vostri piccoli, perché il gioco è alla base anche dell'alimentazione.


155473Per i più grandi, invece, raccontare le ricette trasformandole in storie misteriose, diventerà l’asso nella manica. L’amore per il cibo passa anche attraverso il divertimento.


Le polpette di spinaci, ideali per finire in una baby schiscetta, diventano per magia “Polpette di drago" e con il racconto e la fantasia riusciremo ad incantare anche i più piccoli.  


Ecco 5 tip per realizzare delle schiscette formato baby a partire già dallo svezzamento.


Il kit d’emergenza. Per i pasti fuori casa, magari durante i viaggi, sono necessari 1 pentolino, posate, piccoli termos da 500 ml, una mini bottiglia di olio d’oliva, del parmigiano reggiano grattugiato e conservato in un vasetto di vetro, pastine, semolino o altra farina già dosata e conservata nei barattolini. Per i viaggi brevi, si può portare già tutto cucinato e pronto in monoporzioni congelate (trasportate in borsa frigo) o da congelare sul posto.


Per le pappe dai 5 agli 8 mesi. Alessando Vannicelli suggerisce di usare sempre il semolino o la crema di riso già dosata, da sciogliere nel brodo caldo al momento della pappa. Basterà solo mescolare il passato di verdure conservato nel termos, aggiungere l’olio extravergine d’oliva, il parmigiano reggiano e il gioco è fatto.


155475Dagli 8 mesi in poi. Qui le cose si complicano un po’. Non sarà un’operazione facile rendere commestibile della pastina anche a distanza di poche ore dalla preparazione. Quindi, la soluzione migliore è quella di fermarsi in un ristorante e chiedere di cuocere la pastina al momento, fornendo tutto il necessario. I locali baby friendly non sono tantissimi, ma esistono e lottano insieme a noi.


In spiaggia o al parco. Se siete in riva al mare oppure al parco per un pic nic, l’unica soluzione è cuocere la pastina molto al dente e versarla nel termos con un po’ di brodo bollente, in modo da terminare la cottura nel contenitore.


Le alternative. Quando proprio non ci sono altre soluzioni, a parte l’uso di omogeneizzati e pappe pronte industriali, che può capitare di usare seppur in rari casi, in sostituzione della pastina si possono proporre dei grissini o del purè di patate da mescolare con le verdure.


L’importanza delle materie prime
Per preparare in casa le pappe, è fondamentale avvalersi di materie prime fresche e naturali, variare gli abbinamenti e alternare le verdure di stagione da introdurre durante lo svezzamento. Anche Cortilia, la piattaforma che vende online prodotti alimentari freschi, fornisce qualche suggerimento su come cucinare una pappa coi fiocchi e lo fa inserendo tra le sue proposte un kit svezzamento, ovvero, un box con prodotti freschi, a base di verdure bio, carne o pesce provenienti da piccole aziende fidate e certificate.


Mariacristina Coppeto
marzo 2018
(online dal 6/3/2018 - modificato il 22/3/2018)

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