Un rimedio apprezzato dagli antichi, come la liquirizia. Se i greci lo utilizzavano per combattere le crisi epilettiche, i romani, convinti che rinvigorisse le forze, lo somministravano ai gladiatori.
E’ l’aneto, o Anethum graveolens, pianta aromatica della famiglia Apiaceae, dal caratteristico profumo a metà tra finocchio e anice, chiamato per questa ragione anche finocchio bastardo, finocchio fetido, aneto odoroso, aneto puzzolente. Oggi molto utilizzato, in virtù della sua capacità insaporente, per arricchire pietanze di ogni genere, con effetti positivi, grazie alla sua composizione, anche sulla nostra salute.
L’aneto contiene infatti molte sostanze utili: minerali come calcio, fosforo, magnesio, ferro, potassio, zinco, vitamine tra cui la A e la C, oltre a quelle del gruppo B tra cui le B1, B2, B3 e folati. Inoltre in questa antica pianta aromatica è stata rilevata la presenza di monoterpeni, molecole in grado di attivare la Glutatione-S-transferasi, sostanza con una forte attività antiossidante capace di contrastare la formazione di radicali liberi, con effetti positivi sulle patologie ad essi collegate, compresa una possibile proprietà anticancro.
Approfondisce nel dettaglio le sue proprietà la dottoressa Francesca Spiga, biologa nutrizionista “L’aneto è dotato di capacità rinfrescanti, digestive e antisettiche. È una pianta carminativa, possiede infatti un effetto antispasmodico e digestivo. I semi essicati sottoforma di infuso rappresentano un ottimo rimedio per chi ha problemi di stomaco, soffre di meteorismo o di coliche e crampi. Ha un potere diuretico, il che lo rende alleato nella lotta ad inestetismi come la cellulite e a facilitare la diminuzione della tanto diffusa ritenzione idrica. Alcuni olii essenziali presenti nell'aneto sono inoltre in grado di stimolare la funzionalità biliare, aumentare la produzione di succhi gastrici e migliorare la peristalsi intestinale".
Continua la Spiga "Possiede inoltre blande proprietà sedative e, se assunto sottoforma di semi pestati e posti in infusione, può facilitare il riposo notturno (i semi inoltre, masticati, hanno sono in grado di rinfrescare l'alito). Alcuni studi recenti hanno evidenziato anche un possibile ruolo dell'aneto nella regolazione dei livelli di colesterolo e dei trigliceridi con un miglioramento generale del profilo lipidico, oltre che un probabile effetto ipoglicemizzante che lo rende un possibile candidato per lo sviluppo di nuovi rimedi contro le complicazioni del diabete". L'aspetto interessante è che non presenta controindicazioni, se non in gravidanza/allattamento anche se è sempre bene chiedere al medico nel caso in cui siano presenti patologie o si assumano farmaci.
In cucina si rivela perfetto per aromatizzare, usato sottoforma di semi essicati o foglie fresche, che mantengono inalterato il profumo. Continua la dottoressa Spiga “Come tutte le spezie e gli odori è ipocalorico e per questa ragione è perfettamente indicato anche in caso di regimi dietetici o nei casi in cui sia consigliato un ridotto apporto di sale, rappresentando un perfetto sostituto. Riscuote molto successo nelle tradizioni gastronomiche di tanti paesi europei e sta diventando sempre più considerato anche in Italia. Nei paesi scandinavi viene utilizzato molto frequentemente per insaporire il pesce, in particolare il salmone, le zuppe e altre pietanze. è inoltre ingrediente chiave della famosa salsa greca, tzatziki. Ma si abbina bene anche allo yogurt, alle uova, ai formaggi freschi, come l'erba cipollina”.
Elisa Nata
dicembre 2017