Ho sempre avuto un debole per l’uva fragola, dal sapore così dolce e aromatico, e qualche rara volta mi è capitato anche di assaggiarne una varietà bianca buonissima. D’altra parte quest’uva, per uno strano destino, può solo comparire sulla tavola, non si può vinificare (anche se qualcuno di nascosto lo fa). Lo stabilisce un regio decreto del 1931 e una legge del 1987 rincara la dose prevedendo una multa salata per ogni quintale di mosto o di vino prodotto con uve di vitigni diversi da quelli della vitis vinifera. Già, perché l’uva fragola è il più antico vitigno americano presente in Europa.
Essendo molto resistente al freddo e alle malattie, la sua coltivazione fu propagata per combattere la fillossera, che alla metà dell’Ottocento colpì le viti di tutta Europa. Da qui, il regio decreto, emanato a epidemia finita, per evitare di veder soccombere la vite europea a vantaggio di quella americana. A ricordo dell’importanza che ha avuto nella vita contadina, il dolce grappolo è festeggiato ancora oggi in molte sagre, per esempio nel novarese, in provincia di Latina e non solo. A 30 chilometri da casa mia c’è quel piccolo gioiellino lombardo che è Crema, qui tutti gli anni a settembre la storia dell’uva fragola si mischia con quella della torta “Bertulina”, alla quale è dedicata una festa con tanto di gara a chi la realizza meglio.
Secondo alcuni il suo nome deriverebbe da due contadini, padre e figlio, Bertoldo e Bertoldino, oppure sarebbe stata l’invenzione di due arcigne sorelle (un po’ zitelle) di Trescore Cremasco, soprannominate “Benedète” che non avendo un marito che le mantenesse sbarcavano il lunario con la loro panetteria dove producevano un dolce rustico di nome Bertolina. Anche le ricette sono molteplici, ogni famiglia ha la sua, ma l’origine è sicuramente quella di una focaccia con l’immancabile ripieno di uva fragola.
Oggi c’è chi aggiunge un bicchierino di liquore, chi zucchera la superficie, chi la fa meno dolce, chi usa la pasta frolla, chi adopera il burro e non l’olio. Addirittura qualche anziana signora racconta che la torta aveva un sapore migliore usando l’olio in cui era stata soffritta la cipolla. Se vi capita di passare per Crema in questo periodo, lungo via Mazzini, tra eleganti negozi trovate la storica pasticceria Dossena: qui la “Bertulina” in versione elegante e con il suo ricco di ripieno di uva fragola fa bella mostra di sé. Vi consiglio di portarvene a casa una. Come dolce souvernir.
di Laura Maragliano
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