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Buoni sconto e simili: la truffa su WhatsApp ora investe l’alimentare

News ed EventiNewsBuoni sconto e simili: la truffa su WhatsApp ora investe l’alimentare

Il cibo è nel mirino dei moderni ladri che usano i bit al posto del piede di porco

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“Non cliccate quel messaggio”: a dirlo è anche la Polizia di Stato, alle prese con le truffe digitali che sempre più spesso arrivano via WhatsApp. Un caso tipico è quello che chiede di rinnovare l’abbonamento all’app stessa, a 0,99 euro, perdita la pena di tutti i servizi e i contatti di tale messaggeria istantanea. In tutto ciò c’è una novità: le frodi digitali riguardano oramai massicciamente il settore alimentare, in particolare quello della grande distribuzione.


Si può proprio dire, anzi, che insieme ai grandi classici come i biglietti aerei gratis, oramai i buoni spesa gratuiti o i buoni sconto per acquistare cibo sono tra le trappole più popolari in cui si può incappare nel mondo digitale. Ipercoop, Carrefour, Eurospin, Auchan, Lidl, Conad: i nomi di queste catene di supermercati fanno da esca all’ingenuo.


Le promesse di vincita di vaucher per la spesa – dagli importi consistenti, anche 200 o 250 euro – recitano spesso che basta partecipare a un semplice sondaggio per ottenere tale lauto premio. Chi ci casca attiva invece di solito un servizio a pagamento - di solito un abbonamento - non voluto che rischia di costargli lo stesso importo, o un importo maggiore, di quello che gli era stato promesso in omaggio.


Non solo: si tratta di solito di truffe che viaggiano attraverso i bit come catene di Sant’Antonio: si riceve il messaggio da un contatto amico, che in buona fede crede di farvi un favore, e si contribuisce invece a impestare la rete diffondendo il link ai siti infetti.


Peggio anche per la privacy, perché i ladri digitali si appropriano anche dei vostri dati personali – con le informazioni che vi riguardano come gusti, preferenze d’acquisto etc – per rivenderle e dunque disseminarle in giro a vostra insaputa.


La truffa dei coupon non arriva naturalmente solo via WhatsApp, che pur è oramai purtroppo divenuto un possente cavallo di Troia, ma attraverso tantissimi siti e social, compresi Facebook e Instagram


Come difendersi? Per quanto riguarda WhatsApp, va ricordato che le richieste di aggiornamento avvengono solo da parte della app stessa, mai di terzi, e sono sempre gratuite. In generale è necessario fare attenzione, più di quanto siamo abituati e sospettare molto, molto fortemente di questo genere di offerte. Soprattutto quando vengono poste delle domande, evitare a tutti i costi di fare il famigerato “click” sul link che vi farà cadere nella trappola. La cosa più saggia è cancellare immediatamente il messaggio.


Carola Traverso Saibante
settembre 2017

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