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Super cibi tutta salute

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Quali sono i superfood e quanto sono realmente super? Sono tanti e pur non essendo la panacea per tutti i mali (come sostengono alcuni) esistono realmente alimenti molto salutari. Alcuni conosciuti e altri per niente.

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Bacche di goji, olio di avocado, noci di macadamia, alghe marine, patate, melograno, bergamotto, bietole, cavolo, foglie di moringa: la parola superfood è ormai entrata nel vocabolario della nostra alimentazione ed esiste nel mondo anglosassone da decenni. Si riferisce a quei cibi ai quali vengono associati specifiche proprietà salutistiche.


Sono alleati e complici nella lotta contro invecchiamento e malanni grazie a vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. Sono prodotti che vengono da tutto il mondo e non è necessario andare alle pendici dell’Himalaya per rintracciare alcuni di questi super alimenti. Fanno benissimo alla memoria, sono ricchi di antiossidanti, abbassano la pressione sanguigna, prevengono i problemi cardiovascolari e l’invecchiamento.


Tra i super food che ci regala Madre Terra oltre ai già citati ve ne sono poi alcuni meno conosciuti, come la mesquite (farina di colore marronicino-rossastro), ricca di carboidrati (e contiene il 25% di fibre) e anche di proteine, che costituiscono tra il 13% e 17% del suo apporto e sono molto ben digeribili, o semplicemente le patate, definite superfood family. Mentre un alimento veramente super viene considerato il bergamotto, piccolo frutto che condensa al suo interno 350 polifenoli dalle proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e vaso-protettive, oltre a vitamine C, B1 e B2. E poi ci sono quelli sempre esistiti, evergreen, che da qualche tempo hanno un appeal nuovo, ma in realtà non sono mai tramontati, come il cavolo nero o gli spinaci, già diventati star delle diete salutiste da tempo, grazie a un apporto di vitamine A, C, K e fibre a volontà. In molti casi questi cibi venivano sponsorizzati già dai romani, dai maya o dagli atzechi, ma oggi vengono riscoperti e soprattutto declinati in modalità di consumo creative e originali.


Infine vanno citati il polline, considerato uno dei più completi e una significativa fonte di proteine e di tutti gli aminoacidi essenziali oltre a una massiccia quantità di enzimi (più di 5000), vitamine e minerali, e gli acai, piccoli frutti viola aiutano a combattere il cancro, i problemi circolatori e persino l’invecchiamento e uno dei pochi frutti che contiene acido oleico, lo stesso che si trova nell’olio d’oliva, oltre a custodire il complesso ideale di amminoacidi, necessari per la rigenerazione muscolare.


In realtà esiste una querelle sulle loro qualità o forse semplicemente qualcuno cerca di sfatare una fama eccessiva, talvolta pompata anche da strategie di marketing. Recentemente il quotidiano The Guardian per esempio, con l’aiuto delle tabelle nutrizionali fornite dalla British Dietitians Association (BDA), mina questa super fama e attenua la reputazione di questi super frutti, super verdure o super semi.  La corsa verso questi super alimenti nel corso degli ultimi anni è stata tale che negli Stati Uniti l’indicazione superfood può addirittura essere riporta in etichetta. Ora il Guardian, ma non solo lui, inizia a sbugiardare qualcuno di questi cibi, sdoganandone la superiorità indiscussa e sottolineandone anche alcuni difetti. Se in certi casi sono mode o veri elisir è difficile dirlo. Importante è ricordare che non occorre necessariamente perdersi tra mille nomi esotici e sconosciuti poiché  molti super-alimenti occupano da sempre le nostre tavole. Oggi dalle piccole botteghe specializzate alcuni di questi alimenti si stanno diffondendo sugli scaffali della grande distribuzione ed è bene ancora ricordare che miracolosi non sono, poiché i miracoli non esistono. Ma fanno molto bene.


Emanuela Di Pasqua
4 settembre 2017

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