Frittatina di verdure, insalata mista, panino (of course), polpettine, yogurt e frutta, ma anche polpettoni declinati in vari modi o persino avanzi del frigo conciati bene. C’è anche chi osa il minestrone o la cima, anche se il tonno in scatola, magari con pomodorini, batte tutti. La schiscetta non muore, nonostante le previsioni funeste, e anche se ora si chiama lunch box è sempre lei e probabilmente ha anche qualche merito se gli italiani sono così longevi. Nonostante un mondo che va sempre più veloce, ed è sempre più connesso, il momento della pausa pranzo rimane infatti un must per il popolo italiano, che nella stragrande maggioranza dei casi non solo non rinuncia a farla, ma cerca anche di farla bene, mangiando cose buone e sane, staccando completamente e dedicando il giusto tempo.
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Sono i dati di un sondaggio (clicca qui) commissionato da ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici) alla Doxa, che parlano di 18 milioni di persone che dedicano più di un’ora a questo momento. Solo il 18 per cento non la fa mai, il 13 per cento mangia connesso, mentre il 5 per cento continua a lavorare mentre mangia e il 3 per cento la sostituisce con l’attività sportiva. La maggioranza schiacciante dunque si concede tempo e si coccola con ingredienti di qualità, preparati direttamente in casa e con cura, anche se il 39 per cento riesce a passare da casa, il 20 per cento fa la pausa alla mensa aziendale e il 29 per cento opta per il take away.
Più saggi del previsto
Per tutti gli altri la soluzione ottimale è la schiscetta, gamella o gavetta che dir si voglia. Piatto preferito è l’insalata di riso, con tanto di tonno in scatola e pomodorini, un piatto superfoods dove le proteine di alto valore biologico del tonno si uniscono ai potenti antiossidanti dei pomodori, tra i quali il licopene Ma la fantasia a questo proposito la fa da padrona. In generale le persone preferiscono portarsi il pasto da casa, voltando le spalle ai panini stantii o alle lasagne scaldate al microonde della tavola calda sotto l'ufficio, nonostante sia più impegnativo e la preparazione richieda un minimo di pensiero. Via libera a tutte le insalate possibili, di riso, di verdure e di pasta, fantastiche le frittate o i polpettoni, l’importante è cibarsi di prodotti sani e soprattutto rilassarsi, magari chiacchierando.
Social food
Il cibo si conferma infatti un momento di convivialità, con 6 milioni di intervistati che dichiarano che il break di mezzogiorno è importante proprio per socializzare. Insomma l’intervallo del pranzo è tante cose, ma in generale si può dire che viene vissuto e interpretato bene dagli italiani, che ne fanno un uso saggio e positivo. A confermarlo è il Prof. Migliaccio, Presidente Emerito della Società Italiana di Scienza Alimentazione: “Gli italiani, durante la pausa pranzo lavorativa, evidenziano abitudini alimentari sane e ispirate al benessere visto che stando a questa ricerca, consumano alimenti leggeri, salutari e si prendono il giusto tempo per farla”. Del resto non a caso, l'Italia è oggi al primo posto tra i paesi del mondo che hanno una più lunga durata della vita ed un migliore stato di nutrizione e di salute.
Emanuela Di Pasqua,
maggio 2017