È curioso vedere in una cucina Red Canzian. Membro storico dei Pooh, la band più famosa d’Italia, lo immagini più a suo agio con basso e microfono, piuttosto che con mestoli e padelle. Finché non ti parla della sua filosofia alimentare, e di vita: quella vegana, abbracciata un decennio fa dopo un periodo altrettanto lungo di vegetarianesimo.
"Una scelta che mi ha salvato la vita", ricorda il musicista. "Due anni fa ho avuto una dissecazione aortica. Il professore che mi ha operato mi ha detto che mi sono salvato proprio perché tutte le mie vene erano pulite come quelle di un bambino di 8 anni". E questo, certamente, grazie all'alimentazione.
"La dieta veg ha portato indubbiamente benefici. E non solo a me, ma anche ai poveri animali che non ho mangiato e all'ambiente. Il veganesimo è un modo per stare meglio e per essere più sereni perché non mangiamo il dolore di questi animali".
Padre, figlia e chef
Ma torniamo alla domanda principale: cosa ci fa Red Canzian in cucina? "Cucino per sopravvivere!", scherza lui "Tutti i vegani devono imparare a farsi qualcosa da mangiare. In tempi recenti abbiamo cominciato ad avere qualche riscontro nei ristoranti: non era così anche solo fino a tre anni fa. Ma ai fornelli non sono bravo: sono uno che inventa, non ho scuola. Lei sì che è brava: è veramente preparata!”.
La “lei” in questione è sua figlia Chiara: vegetariana ma, come precisa, “a metà del mio personale percorso verso il veganesimo”.
Strada facendo, ha intrapreso la via dei fornelli, regalandosi anche un’esperienza formativa importante nelle cucine di Pietro Leemann, chef stellato del Joia di Milano e autore dell’introduzione del libro “Sano vegano italiano” (Rizzoli, 19,90 euro), scritto a quattro mani da padre e figlia.
“Le ricette di Chiara sono semplici da realizzare e originali. Le parole di Red disarmanti ed efficaci nel portare il messaggio veg”, sottolinea Leemann nell’introduzione.
Un manuale fra storie e ricette
Il libro raccoglie il pensiero green del musicista e 50 ricette elaborate da sua figlia. “Scriverlo è stato stimolante”, racconta lei. “Specie quando ho tradotto in vegane le ricette tradizionali e i dolci: i primi che ho realizzato in chiave cruelty free quando ho deciso di cambiare modo di mangiare e cucinare”.
Un cambiamento che non si limita solo alla dieta. “Diventare vegani”, interviene il musicista, “è una maniera di rallentare le lancette dell’orologio della nostra vita”.
E a chi obietta che questa scelta abbia poco a che fare con la vita di una star della musica, replica: “Essere vegani è assolutamente rock: perché il rock è il cuore, non ti tradisce e non ti delude mai”.
Francesca Romana Mezzadri
Aprile 2017
Foto Felice Scoccimarro/Alkèmia