Quando acquistate un frigorifero, le trovate nella dotazione dell’elettrodomestico. Versate nei loro scomparti acqua del rubinetto, le mettete in freezer e aspettate che il caldo vi spinga a estrarre qualche cubetto per raffreddare una bibita. Se il vostro rapporto con le vaschette è sempre stato così, leggete attentamente quello che segue, perché il ghiaccio non è la loro unica specialità, anzi.
Per l’uso in cucina, ci servono solo le vaschette con il classici scomparti cubici o rotondi
E ci servono sia le tradizionali plastica rigida sia le più moderne in silicone (vedi sotto). Quelle in plastica per contenere alimenti liquidi e quelle in silicone per gli alimenti più solidi.
I LIQUIDI
Brodi vegetali o di carne da usare per portare a cottura o rendere più fluidi sughi e intingoli.
Fumetti di pesce o l’acqua di cottura di cozze e vongole per dare ancora più sapore a condimenti o piatti di mare.
Fondi di cottura avanzati di arrosti o stufati per arricchire salse.
Per utilizzarli, vi basterà estrarre i cubetti necessari dalle vaschette e unirli ancora congelati alle preparazioni in cottura.
Riempite le vaschette d’acqua e ponete in ciascun scomparto un petalo di fiore non trattato, una foglia di menta o di melissa, un frutto di bosco, uno spicchietto di agrume, un pezzetto di fragola, una ciliegia o altri pezzi di frutta e usate i cubetti “farciti” per raffreddare con eleganza bibite e cocktail.
I SOLIDI
Prima di tutto le salse di pomodoro o i ragù. Preparateli e distribuiteli nelle vaschette. Una volta congelati, estraete i cubetti, trasferiteli in sacchetti per alimenti e rimetteteli in freezer. 3-4 cubetti saranno sufficienti per condire una porzione di pasta.
Nelle vaschette potete congelare le verdure per soffritto, aglio, cipolla, scalogno ed erbe aromatiche tritati e usarli al bisogno.
Amate le gelatine di frutta? Ecco come realizzarle in casa. Per 1 litro di liquido (acqua e sciroppi, succhi e spremute di frutta, ecc.) fate ammollare 24 g di gelatina in fogli in acqua fredda per 10 minuti. Sciogliete la gelatina ben strizzata in poco liquido caldo, aggiungete il liquido rimasto, versate nelle vaschette e raffreddate in frigorifero.
Vi piacciono i cioccolatini? Distribuite nelle vaschette cioccolato fuso temperato arricchito con frutta secca, disidratata o candita e mettete i frigo: ecco tante golose praline fatte in casa.
E ora un po’ di storia, perché anche le vaschette si sono evolute negli anni.
Quelle vintage, in alluminio con una griglia dotata di leva mobile (o quasi), sono per fortuna solo un triste ricordo. Per separare i cubetti, o meglio i cuboni, bisognava passarle per qualche minuto sotto l’acqua o, se si era impazienti (come chi scrive) prenderle a martellate o farle precipitare nel lavello, sfruttando la forza di gravità.
Dopo sono arrivate quelle di plastica rigida. Una leggera rotazione della vaschetta e i cubetti o le palline saltavano, quasi sempre, fuori. Ma ruota oggi e ruota domani, prima o poi si spezzavano, stressate anche dalla continua escursione termica.
L’avvento di quelle in silicone è stato rivoluzionario. Gli scomparti delle vaschette hanno potuto assumere le forme più bizzarre: animali, pesci, fiori, frutti, numeri, lettere dell’alfabeto, ecc. Ed estrare il ghiaccio è diventato un gioco da ragazzi: una leggera pressione con il pollice sul e la piccola “scultura” gelata è pronta per essere usata. L’unico problema delle vaschette in silicone è la loro deformabilità. Quando le riponiamo colme di acqua in freezer, spesso si inclinano, si piegano e l’acqua si rovescia; sarebbe meglio spostarle sopra un vassoio. La vaschetta perfetta, forse, non è ancora stata inventata.
Mauro Cominelli
26 luglio 2016