Spesso si acquista la gelatiera nel periodo estivo e con l'arrivo dell'autunno si finisce per dimenticare persino di averla. E' un peccato privarsi di questo elettrodomestico: fare il gelato in casa offre diversi vantaggi. Oltre ad accontentare il palato, da' la possibilità di sperimentare gusti diversi utilizzando ingredienti di qualità e accontentando anche chi in famiglia soffre di intolleranze o allergie.
Ecco una guida per scegliere il modello che più fa al caso vostro, sia che siate consumatori abituali o solo occasionali e i consigli per ottenere il massimo dalla vostra gelatiera
Tipologie
Sul mercato esistono due tipologie di gelatiere che ricalcano in piccolo i macchinari utilizzati dai professionisti
Entrambe sono composte da 2 elementi principali, l’elemento refrigerante che raffredda la miscela di ingredienti al di sotto della temperatura di congelamento mantenendola costante, e una pala in grado di mescolare la miscela. A seconda del tipo di elemento refrigerante, le gelatiere casalinghe si distinguono in due modelli: quelle che richiedono il pre-raffreddamento del recipiente in freezer, ideali per chi si diletta a fare il gelato una volta ogni tanto, e quelle “autorefrigeranti”, dotate di un meccanismo di congelamento integrato, perfetto per i consumatori abituali.
Vediamo le differenze
Non autorefrigeranti: questo tipo di gelatiera, detta anche “ad accumulo” è costituita da un compressore, il motore per la refrigerazione, e da un corpo refrigerante, un recipiente mobile a doppia parete al cui interno di trova un liquido refrigerante che va tenuto in freezer almeno 24 ore, in modo da poter assorbire il calore degli ingredienti raffreddandoli. Una volta congelato, il cestello viene rimesso dentro il corpo della gelatiera, vi vengono trasferiti all’interno gli ingredienti e la macchina viene accesa. All’interno ruota una pala mossa da un motore di circa 30 Watt che rimescola la miscela mentre questa congela lentamente attraverso il contatto con la ciotola ghiacciata. Una volta inseriti all’interno del cestello, gli ingredienti vengono mixati e il composto deve essere trasferito in freezer per almeno 24 ore per trasformarsi in gelato.
Questa tipologia dunque richiede tempi di preparazione più lunghi e non consente di preparare il gelato in qualsiasi momento della giornata, dato che il corpo refrigerante deve essere riportato a temperatura nel freezer dopo ogni gelato. Ha il vantaggio di avere un prezzo più contenuto (intorno ai 50 euro) e dimensioni ridotte.
Autorefrigeranti: hanno un sistema di congelamento integrato che, non richiedendo il pre-raffreddamento del recipiente, riduce nettamente i tempi per la preparazione. E’ sufficiente attaccare la spina alla presa di corrente, inserire gli ingredienti e la macchina farà tutto da sola, dalla mantecazione alla refrigerazione. In circa mezz’ora avrete il vostro gelato pronto da gustare.
Un altro vantaggio non trascurabile è che con questa tipologia di gelatiera è possibile fare diversi gelati nella stessa giornata. Di contro, il prezzo è più elevato, oscilla dai 150 ai 300 euro, così come l’ingombro in cucina è più significativo.
Consigli per l’acquisto
Al momento dell’acquisto è bene tenere conto di alcune caratteristiche
1 Capienza e grandezza della vaschetta: è bene non scendere sotto il volume di 1 litro, considerando che 750 g di gelato bastano per 4-6 persone. Per i modelli che richiedono il pre-raffreddamento fate attenzione alla dimensione della vaschetta, che deve poter entrare nel vostro vano freezer
2 Numero delle vaschette: per i modelli non autorefrigeranti è meglio avere in dotazione 2 vaschette per poter preparare 2 gusti contemporaneamente
3 Accessori: quelle autorefrigeranti, essendo più ingombranti, è meglio che siano dotate di piedini o di una base antiscivolo. Il coperchio deve essere trasparente, per poter monitorare e aggiungere gli ingredienti al momento giusto
Come si usa la gelatiera
Che scegliate quella autorefrigerante o ad accumulo, entrambi i modelli regalano un risultato perfetto seguendo alcuni accorgimenti
1 Occhio alle dosi I cestelli hanno in genere una capienza minima di 850 ml. Per ottenere un risultato migliore calibrate le dosi sui 500 ml: durante la fase della mantecazione il composto aumenta di volume incorporando aria e, se il cestello risulta eccessivamente colmo, la macchina lavora male rallentando il processo.
Se desiderate la consistenza simile a un sorbetto, dopo aver versato gli ingredienti nell’apposito recipiente utilizzate la funzione a intermittenza per la gelatiera autorefrigerante; se avete quella ad accumulo, staccate la corrente ogni dieci minuti, con regolarità. Se invece volete un gelato denso e cremoso, preparate una base di crema ricca di uova: 8 tuorli ogni litro di latte. Se preferite la versione light, diminuite il numero delle uova: per ogni litro di latte calcolatene, invece di 8, la metà.
Nel caso prepariate un gelato alla frutta, aggiungete alla miscela qualche goccia di succo di limone: aiuterà a mantenere un bel colore brillante
Preparazione degli ingredienti
Una volta scelta la ricetta del vostro gelato preferito assicuratevi di avere tutti gli ingredienti a disposizione. Tenete a portata di mano una bilancia per pesare i solidi come lo zucchero o le scaglie di cioccolato e un becker per misurate i liquidi come il latte o la panna fresca. Un discorso a parte meritano la frutta, che va lavata, asciugata e tagliata a pezzi e la cioccolata, che va fusa a bagnomaria.
Miscelazione
E’ forse la fase più importante di tutto il processo. Gli ingredienti, latte, zucchero, panna, uova o polpa di frutta, devono essere miscelati in modo da ottenere un composto il più omogeneo possibile. Lo zucchero deve essere sciolto alla perfezione così come gli altri ingredienti solidi. Nelle ricette più semplici sarà sufficiente munirvi di un cucchiaio. Nel caso dei sorbetti è bene utilizzare un frullatore a immersione in modo da ottenere un polpa omogenea.
Mantecazione
Una volta ottenuto un composto omogeneo si passa alla fase finale, la mantecazione, ossia la trasformazione della miscela liquida in gelato. Versate la miscela nel cestello e azionate la macchina (nel caso della gelatiera non autorefrigerante ricordatevi di congelare i cestelli in freezer all’interno di sacchetti di plastica. In questo modo quando li estrarrete non correrete il rischio di bruciarvi "a freddo" i polpastrelli).
Se si tratta di un composto caldo (come il cioccolato fuso) fatelo reffreddare prima di versarlo nel recipiente. Se la ricetta prevede l’aggiunta di granella di nocciole, frutta a pezzeti o scaglie di cioccolato, versateli nella gelatiera solo qualo il composto inizierà a diventare solido, in questo modo rimarranno integri. Questo processo dura da 20 ai 40 minuti ma vi accorgerete che il vostro gelato è pronto quando il composto sarà aumentato di volume, risulterà denso e cremoso e le pale faranno fatica a girare all’interno del cestello.
Una volta pronto, raccogliete il gelato con un cucchiaio di legno o in plastica per non graffiare il cestello. Nel caso delle gelatiere non autorefrigeranti, il recipiente va lavato subito e messo nuovamente nel freezer in modo da poterlo utilizzare subito il giorno successivo.
Se vi avanza del gelato, trasferitelo nelle classiche vaschette di polistirolo, le stesse che utilizzano le gelaterie, si conserverà meglio e più a lungo.
Silvia Tatozzi
12 luglio 2016