Se una mela giorno sappiamo da tempo che ci toglie il medico di torno, è solo di queste ultime ore la notizia che una tazza scarsa di legumi può fare qualcosa di altrettanto interessante: eliminare senza sforzo i chili di troppo.
A sostenerlo questa volta non è un semplice detto popolare ma una ricerca canadese effettuata dal Centro di nutrizione clinica del St. Michael's Hospital di Toronto e pubblicata sull'American Journal of Clinical Nutrition.
Vi si legge che inserire tre quarti di tazza (circa 340 grammi) di fagioli, piselli, ceci o lenticchie nella dieta quotidiana è sufficiente a far eliminare circa 750 g di peso ogni 6 settimane.
Non solo: i 1000 soggetti adulti che si sono sottoposti alla ricerca hanno pure riscontrato una riduzione dei depositi di colesterolo che ostruiscono e irrigidiscono le arterie pari al 5%!
Il dottor Russel de Souza, che ha coordinato la ricerca, ha spiegato che i soggetti che hanno preso parte allo studio avevano già tentato molte volte di dimagrire, ma nel 90% dei casi la dieta era fallita a causa della persistente voglia di mangiare e della facilità con cui il peso veniva riacquistato una volta perso.
L'assunzione dei legumi ha invece funzionato poiché ha aumentato la sensazione di pienezza del 31 % facilitandoli notevolmente nel limitare il resto. Senza contare che il sistema può essere protratto nel tempo, anche per tutta la vita, in modo da non farci riacquistare mai più i chili persi.
Il fatto che solo il 13 % dei canadesi mangi fagioli o altri legumi in modo continuativo e in dosi paragonabili a quelle proposte dallo studio spiega perché nessuno avesse potuto sperimentare il loro benefico effetto prima d'ora.
Per quanto riguarda gli italiani, anche noi, come i canadesi, non abbiamo una grande familiarità con i legumi, specialmente se considerati nelle quantità suggerite dalla ricerca (340 grammi al giorno).
Proprio in occasione della dichiarazione del 2016 come "Anno dei legumi" promossa dalle Nazioni Unite sono state effettuate alcune ricerche che hanno denunciato la parziale scomparsa di questi alimenti dalle nostre tavole.
Ne consumiamo in media molto meno di una porzione a settimana e anche chi ne fa uso più regolare tende a considerarli soltanto un contorno.
I legumi invece dovrebbero essere un secondo piatto o un componente primario di un piatto unico.
Proteine e fibra non solo conferiscono loro un elevato potere saziante, ma possono tranquillamente sostituire la carne, alla quale facciamo ricorso troppo spesso.
Inoltre, fagioli, piselli e gli altri hanno un effetto metabolico estremamente interessante. Grazie al loro basso indice glicemico, sono capaci di abbassare quello dell’intero pasto e contribuiscono al cosiddetto “second meal effect”, secondo il quale non solo abbassano l’indice glicemico del pasto in corso, ma addirittura modulano l’impatto del successivo, con evidenti benefici sul rischio di ammalarsi di diabete.
Senza arrivare alla tazza raccomandata dallo studio canadese, secondo studi nostrani, giù tre porzioni settimanali di legumi, che sostituiscono e non accompagnano altri alimenti principali, comporterebbero ottimi effetti sulla nostra salute.
Daniela Falsitta,
7 aprile 2016
credito fotografico: Flickr linda