In America li chiamano "trigger": sono gli alimenti che possono favorire l’insorgenza del mal di testa. Perché se è vero che all’origine di questo disturbo concorrono diverse cause, come lo stress e problemi ormonali, l’alimentazione gioca un ruolo cruciale. Vediamo quali sono secondo gli esperti i cibi che possono favorire l’insorgenza di questo disturbo e quelli che lo tengono alla larga
Cibi nemici
Alcolici
Vino rosso, birra, wisky e champagne aumentano l’afflusso di sangue nel cervello e concorrono a scatenare l’infiammazione. In particolare per il vino la sostanza incriminata è l’anidride solforosa: basta farlo ossigenare prima di consumarlo per eliminare fino al 40 per cento dell’additivo incriminato
Formaggi (stagionati e fermentati)
Provolone, panna acida, grana, gruvyère sono tutti alimenti ricchi di istamina, una sostanza che, nelle persone predisposte, non viene adeguatamente metabolizzata e provoca mal di testa
Salumi, prodotti confezionati e precotti
Tutti questi alimenti contengono additivi e conservanti pericolosi per chi soffre di mal di testa:
i nitriti presenti nei salumi e nelle carni in scatola (E249, E250, E251, E252 in etichetta);
l’aspartame (E951) utilizzato come dolcificante in alcune bevande, agisce negativamente sul sistema nervoso;
il glutammato monosodico presente nei dadi da brodo e in aluni prodotti confezionati e precotti
Cibi amici
Salmone:
E' una miniera di Omega 3, preziosi alleati nel combattere gli stati infiammatori
Piselli
Questi legumi hanno un alto contenuto di vitamina B2, che contriuisce a ridurre la frequenza degli attacchi
Mandorle e Semi di sesamo
Le prime sono ricche di salicina, una sostanza che funge da antidolorifico naturale oltre che di magnesio, che favorisce il rilassamento della tensione nervosa; mentre i semi di sesamo riequilibrano il sistema ormonale
Zenzero, Curcuma e Aceto di mele
Lo zenzero è il cibo anticefalea per eccellenza: contiene molecole antistaminiche e sostanze narcotiche naturali che diminuiscono la percezione del dolore. Basta mezzo cucchiaino al giorno di radice polverizzata. Anche la curcuma è un potente antinfiammatorio naturale capace di inibire diverse molecole “proinfiammatorie” ed è antiossidante. Si può usare ogni giorno in polvere su insalate, verdure e pietanze. Anche versare poche gocce di aceto di mele in acqua calda e inalarle ai primi sintomi può aiutare ad alleviare il dolore
Patate, Broccoli (e verdure a foglia verde)
Contengono vitamina B6, una sostanza fondamentale per la produzione di serotonina, l’ormone che protegge le funzioni cerebrali
Peperoncino
Grazie alla capsaicina è un antidolorifico e antinfimmatorio naturale. Regolarizza la circolazione e inibisce la produzione delle sostanze che trasmettono il dolore
E il caffè? Dipende dalle dosi: se ci si limita nel consumo, si può trarre beneficio dall’azione analgesica della caffeina; al contrario, se si eccede, si può favorire l’insorgenza dello stato infiammatorio. I medici poi raccomandano di evitare pasti troppo abbondanti per non sovraccaricare gli organi deputati alla digestione, di non saltare i pasti e di mangiare a orari regolari, di tenersi idratati bevendo almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno e di non abusare di farmaci antidolorifici.
Silvia Tatozzi
6 aprile 2016
Photo Credit: Flickr/Iva Bellini