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Il miele ci difende dai pesticidi

News ed EventiNewsIl miele ci difende dai pesticidi

Una ricerca italiana dimostra che il prodotto dell'alveare ripara il Dna umano danneggiato dall'esposizione ai prodotti chimici usati in agricoltura

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Una buona dose di miele al giorno leva il pesticida di torno. In una sintesi estrema, è questo il risultato di una ricerca coordinata dalla dottoressa Renata Alleva (specialista in scienza dell’alimentazione dell’Irccs Rizzoli di Bologna) e presentata da Conapi (Consorzio Nazionale Apicoltori). L’effetto benefico, ha dimostrato lo studio della dottoressa Alleva, è dovuto ai polifenoli contenuti in questo alimento, che sono in grado di ridurre il danno al Dna umano provocato dai pesticidi.

Le sostanze chimiche utilizzate in agricoltura per la difesa delle coltivazioni dall’azione dei parassiti e per eliminare le erbe infestanti sono tossiche per l’uomo, tanto che un’esposizione cronica al loro influsso è stata associata a patologie metaboliche, endocrine, neurogenerative e tumori. Per riparare i danni provocati sul nostro organismo è possibile ricorrere a rimedi naturali, tra cui il miele è uno dei più efficaci.

“Si tratta di un elemento che può essere definito nutraceutico” spiega la dottoressa. “Questo termine è un neologismo che unisce il termine nutrizione e il termine farmaceutica e indica gli alimenti che hanno una funzione benefica sulla salute umana. Un nutraceutico è un alimento-farmaco, ovvero un alimento salutare che associa i componenti nutrizionali alle proprietà curative di principi attivi naturali di comprovata e riconosciuta efficacia”.

La ricerca, che prima è stata realizzata in laboratorio sulle cellule, è stata poi condotta su un campione di popolazione residente il Val di Non (in provincia di Trento). “L’esposizione delle cellule a due pesticidi comunemente usati in agricoltura convenzionale, clorpirifos e glifosate” spiega ancora la dottoressa Alleva “induceva la formazione di radicali liberi dell’ossigeno e la riduzione dell’attività di riparazione con conseguente formazione di lesioni al Dna. Si è osservato che l’aggiunta nel sistema cellulare di polifenoli estratti dal miele ha inibito la formazione di radicali liberi, attivato i sistemi di riparazione e riparato il danno al Dna. Sulla base di questi risultati, l’effetto protettivo del miele è stato studiato in vivo su una popolazione cronicamente esposta a pesticidi, in quanto residente in Val di Non, in prossimità di aree agricole a coltivazione intensiva delle mele”.

I soggetti che si sono sottoposti all’esperimento hanno accettato di seguire una dieta arricchita con con miele di bosco biologico (il più ricco in polifenoli e con più alto potere antiossidante) per 10 giorni e questo ha determinato un aumento dell’attività di riparazione con conseguente riduzione del danno al Dna provocato dai pesticidi. Questo studio dimostra come l’alimentazione, anche in condizioni ambientali sfavorevoli, possa essere di aiuto a contrastare i danni indotti dall’ambiente.

“Pur con la dovuta attenzione che oggi si pone al contenuto di zuccheri della dieta” ha spiegato ancora la ricercatrice “questo studio conferma che, in quantità adeguate, il miele, grazie al suo contenuto polifenolico, è un dolcificante naturale che può avere un effetto salutare maggiore rispetto ad altri zuccheri”. Nel corso della ricerca, sono stati somministrati quotidianamente 50 grammi di miele a ciascun soggetto, ma già 20 grammi pare che siano una dose ragionevolmente efficace.

“Siamo soddisfatti di aver sostenuto questa ricerca” dice Diego Pagani, presidente Conapi “poiché rappresenta un’ulteriore prova dell’importanza delle api per la nostra vita e per il nostro pianeta. Non solo perché sono responsabili di almeno 70 delle 100 principali colture agricole e quindi fondamentali per il mantenimento della biodiversità e, di conseguenza, della ricchezza alimentare, ma anche perché il loro prodotto principale, il miele, si conferma essere un elemento davvero eccellente per il nostro benessere”.

Alessandro Gnocchi
21 marzo 2016

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