Latte e carne biologici contengono più Omega 3 (fino a +50%), gli acidi grassi benefici alla salute, e meno grassi “cattivi” rispetto a latte e carne convenzionali. E contengono anche più vitamine, e alcuni minerali.
É la conclusione netta di due studi, pubblicati sul British Journal of Nutrition, frutto del lavoro di due dozzine di scienziati, provenienti da Regno Unito, Polonia, Norvegia, Italia, Danimarca, Svizzera, Grecia e Turchia. che hanno revisionato tutte le ricerche in materia pubblicate in precedenza, oltre 250 studi.
“L'alimentazione delle persone in Europa occidentale è notoriamente troppo bassa in acidi grassi, e l'Efsa – l'Autorità europea in materia di sicurezza alimentare, raccomanda di raddoppiarne l'assunzione – spiega uno degli autori, Chris Seal – Il nostro studio suggerisce che passare al biologico andrebbe comporterebbe un aumento nell'assunzione di questi importanti nutrienti”.
Per esempio, in mezzo litro di latte intero biologico, a parità di calorie, l'apporto di Omega-3 è di 5 punti percentuale superiore a quello dato da mezzo litro di latte non biologico (e cioè 16% versus 11% della dose giornaliera raccomandata). Inoltre, il latte bio contiene il 40% in più di acido linoleico (che abbassa il colesterolo totale) e più ferro, vitamina E ed alcuni carotenoidi. Nel latte biologico, però, gli apporti di iodio sono nettamente minori (-74%), e anche leggermente più bassi sono quelli di selenio.
Gli acidi grassi omega-3 hanno moltissimi effetti benefici sulla salute umana, e in particolare abbassare il rischio di malattie cardiache, principale causa di morte nel mondo.
La maggiore presenza in latte e carne biologici non deriverebbe tanto dal fatto che agli animali allevati con metodo bio – a differenza degli altri -non vengono dati antibotioci, ormoni e cibi Ogm, quanto dal fatto che passano tempo all'aria aperta, si muovono e si nutrono d'erba, che ne è molto più ricca rispetto ai cereali con cui vengono nutriti i capi di bestiame negli allevamenti convenzionali.
L'autore in capo allo studio, Carlo Leifert dell'università di Newcastle, un paio d'anni fa aveva guidato una ricerca simile che aveva come oggetto il confronto tra frutta& verdura biologica, e convenzionale. I risultati erano stati che le prime contengono più antiossidanti, e meno residui di pesticidi e di cadmio, un metallo tossico.
Una preoccupazione comune riguarda la possibilità di fare agricoltura biologica, o biodinamica, su larga scala. A differenza di quanto si è finora sostenuto, nuove ricerche dimostrano come la sostenibilità è possibile: lo ha messo recentemente in luce in particolare un recente studio della Washington State University, che ha revisionato centinaia di ricerche pubblicate in materia nell’arco di 40 anni. La chiave per nutrire il pianeta sarebbe proprio l’agricoltura biologica: può produrre raccolti sufficienti, essere proficua per gli agricoltori, proteggere e migliorare l’ambiente e essere più sicura per i lavoratori. Cibo buono, e sufficiente per nutrire tutti.
La scienza sta dimostrando come la scelta del biologico non sia solo in favore del benessere degli animali e della salute del pianeta, ma della salute nostra, dato che gli alimenti coltivati in modo sostenibile evitano di introdurre nel nostro organismo sostanze dannose, e apportano una qualità di nutrenti nettamente più elevata.
Carola Traverso Saibante
18 febbraio 2016