In principio era il Vesper Martini, il cocktail del romanzo (e poi del film) Casino Royal dedicato alla bondgirl Vesper Lynd, in cui si miscelano tre parti di gin Gordon, una di vodka e una di Lillet Blanc. Poi sono seguite decine e decine di drink, dal superclassico Martiny Dry di Licenza di Uccidere ai caraibici Mojito sorseggiato sempre in Licenza di Uccidere e Mint Julep in Goldfinger e ancora il rinfrescante Rum Collins di Thunderball.
Nell’ultima pellicola della saga di Bond ora al cinema, Spectre, il drink perfetto torna a essere di un’eleganza classica, anche se non manca un irrinunciabile tocco speciale, che questa volta regala al cocktail profumi e sapori di Sicilia. La preparazione del Belvedere Spectre 007 Martini inizia infatti mescolando nel bicchiere dello shaker un’oliva siciliana con 5 ml di salamoia di olive verdi (sempre siciliana); poi si aggiungono 60 ml di vodka Belvedere, 10 ml di Martini Vermouth Secco e il ghiaccio, si chiude, si agita con energia, si filtra due volte e si serve (rigorosamente) nella coppa Martini. Chi vuole sentirsi un po’ James Bond, un po’ Daniel Craig, può cimentarsi nell’esercizio.
Il cocktail creato per il 24mo film della serie di 007 nasce dalla partnership tra la casa cinematografica e il produttore della vodka polacca Belvedere (con relativo spot pubblicitario in cui compare la nuova attrice di Spectre, la splendida Stephanie Sigman). L’operazione è delle più tradizionali per la franchise dell’agente segreto, che da sempre e meglio di ogni altra, si presta al product placement, ovvero all’inserimento di prodotti di marca ben visibili nella pellicola. Ma in questa avventura Bond supera se stesso: sono ben 17 i brand che appaiono sullo schermo, dalla mitica Aston Martin all’abito Tom Ford, all’orologio Omega. Un po’ come sulla Settimana Enigmistica, sta agli spettatori scovarli… e ricordarsene al momento dello shopping.
Enza Dalessandri
13 novembre 2015
