In Giappone dopo la sbronza si mangiano prugne sottaceto, mentre in Germania aringhe marinate e cipolla cruda. Ogni popolo insomma ha le sue credenze e l’hangover da sempre ha attirato l’attenzione della saggezza popolare che si è scatenata con proverbi e credenze tra le più bizzarre. Finché non hanno iniziato ad occuparsene gli scienziati.
Nausea, vertigini, intolleranza alla luce del sole, mal di testa inconfondibile e martellante: questi e altri ancora sono i sintomi del post-sbornia. Scende lo zucchero, l’organismo si disidrata e il fegato affaticato rende deboli. Ma come aiutare il corpo a disidratarsi e a eliminare le tossine? Sono tornati a occuparsene i ricercatori del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization australiano, dopo un precedente studio che celebrava il succo di pere come miglior rimedio (a patto che vangano assunte prima e dunque l’ubriacatura deve essere premeditata).
Il succo di pere è infatti il massimo e ormai è risaputo, ma esistono altri cibi consigliati dopo una sbronza e l’ennesimo studio della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (clicca qui) diffonde i consigli su come affrontare il giorno dopo del famoso hangover.
Le banane per esempio sono un altro prezioso alleato in caso di post sbornia. La disidratazione infatti porta con sé una carenza di potassio e questo frutto (così come altri cibi ricchi di potassio) si occupa in particolare di eliminare le vertigini tipiche della sbronza. Lo zenzero è invece utile per eliminare, o quantomeno alleviare, il senso di nausea, tanto che come è noto viene usato contro il mal d’auto, agendo direttamente sull’apparato digerente ed eliminando tutti gli effetti collaterali che derivano dal senso di nausea, come la sonnolenza e lo stordimento.
Anche il pomodoro, grazie al glutatione che è un forte antiossidante, è ottimo per eliminare le tossine. Inoltre non vanno trascurati in generale tutti i frutti che contengono antiossidanti, magnesio e zuccheri, importanti per avviare il processo di disintossicazione. Dunque bene la mela, ma anche il limone e il succo di mirtilli. Infine bisogna ricordarsi che se il nostro corpo è disidratato occorre attaccarsi alla bottiglia…dell’acqua naturalmente. Gli scienziati australiani non si esprimono infatti sulla leggenda popolare secondo la quale il livello alcolico non dovrebbe abbassarsi e dunque sarebbe bene sostituire il cappuccino con un bicchiere di vino.
Emanuela Di Pasqua,
22 ottobre 2015