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Nella città fiamminga di Ghent il giovedì è Veggieday

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Ghent è la prima città al mondo in cui un giorno alla settimana è ufficialmente dedicato al cibo vegetariano

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Ghent, una città che sembra sospesa sui canali, vero gioiello delle Fiandre, rappresenta un'eccezione nella tradizione della cucina fiamminga, sintesi del gusto tra quella francese e quella tedesca.

Ogni giovedì molti cittadini rinunciano al classico stufato Waterzooi preparato con pesce o pollo, alle cozze con patatine fritte, al boudin (salsiccia di maiale) e si dedicano alla cucina vegetariana. Certo, ai cavolini di Bruxelles e alla birra non si può rinunciare (in Belgio si contano più di 680 diversi tipi di bevanda al luppolo) e tantomeno al cioccolato (qui ci sono i più famosi cioccolatieri del mondo), ma per un giorno si può fare a meno di carne, pesce, molluschi e crostacei.

La città universitaria più vivace delle Fiandre, dove i giovani superano di gran lunga gli anziani, è diventata un luogo quasi di culto per il movimento vegetariano mondiale: solo qui, a Ghent, è stata adottata e ufficializzata a livello cittadino una vera “politica vegetariana”. Non solo i cittadini sono invitati a consumare a casa propria cibi green, ma anche nei luoghi di lavoro, nelle mense scolastiche e in quelle per i dipendenti comunali, vengono serviti sani e sfiziosi menu vegetariani.

Ovviamente la città vanta il più alto numero di locali veggie di tutto il Belgio, dove è possibile consumare cibi macrobiotici, biologici, a chilometro zero o importati tramite la rete del commercio equo e solidale.
Per i viaggiatori che amano pace e relax c'è anche l'eco-ostello Andromeda: una chiatta ormeggiata su un pigro canale a pochi passi dal centro storico. La colazione, ça va sans dire, è rigorosamente vegetariana e biologica, si dorme in camere doppie o in dormitori e i costi sono davvero contenuti.

“A Ghent la cultura vegetariana si respira in tutta la città e si avverte come non sia solo una moda effimera, ma si basi su solide convinzioni. Mangiare vegetariano o vegano, occasionalmente o sempre, è per i cittadini di Ghent un atto normale e importante per salvaguardare l’ambiente, la salute e anche il gusto. Durante la mia visita a Ghent, nel marzo scorso, ho incrociato una manifestazione di bambini che, vestiti con impermeabili e brandendo dei secchi d’acqua, protestavano contro lo spreco dell’oro blu. Questi stessi bambini tutti i giovedì mangiano vegetariano a scuola. Un bell’esempio di come il cibo funga da maestro di vita sin dalla più tenera età”, racconta Gabriele Eschenazi, giornalista e artefice con Pietro Leemann del concorso The Vegetarian Chance dedicato alla cucina vegetariana e rivolto a tutto il mondo della ristorazione. L'invito è quello di inserire in menu piatti veg di alto livello, gustosi, equilibrati dal punto di vista nutrizionale e rispettosi dell'ambiente.

Durante i suoi soggiorni a Ghent, Gabriele Eschenazi ha scovato alcuni ristoranti a suo dire “imperdibili”. E, molto generosamente, ce ne ha fatto dono. Ecco l'elenco:

- Avalon è il più tradizionale dei ristoranti vegetariani della città: menù scritto sulla lavagna, mobili vecchi di recupero, cibo fantasioso ma semplice. Ottime zuppe e dessert. Ci ha lavorato fino al 2013 lo chef Kevin Storms;

- Bed&Breakfast aanaajaanaa
Marcus e Carol gestiscono questo curioso B&B nel centro di Ghent, in un antico palazzo. Le stanze sono molto singolari: una enorme con vista sulla strada centrale e un’altra più piccola che dà sul cortile interno. Al mattino servono un’ottima colazione vegana casalinga composta da paté alle mandorle, lassi - bibita a base di yogurt - con cereali e frutta a base di soia, pane integrale fatto in casa e tè verde;

- Ip Man è un cinese di Hong Kong che gestisce un supermercato di prodotti biologici e un ristorante, dove si respira un’atmosfera mistica in pieno stile asiatico buddista. La cena comprende la gita su una barca vietnamita di tre ore sui placidi e silenziosi canali di Ghent e, solo al ritorno, il dessert. Ip Man rema stando in piedi, un po' alla maniera dei nostri gondolieri, muovendo le braccia con movimenti ritmici. Per tutto il viaggio si rimanene in silenzio, in ascolto del remo che affonda nell'acqua nera come la notte e ammirando il suggestivo paesaggio dei canali di Ghent. A metà viaggio c'è una sosta per scambiarsi le impressioni sorseggiando un buon bicchiere di vino e, al ritorno, dopo la navigazione, un goloso dessert attende gli ospiti;

- De Frietketel Papegaaistraat 89 9000 Gent Tel. +32 9 329 40 22. Qui si gustano le famose patatine belghe cotte in olio vegetale e non animale come da tradizione. Una piccola porzione basta per due. In menù anche molti altri piatti vegetariani in stile fast food.

- Gree Way, fast food vegetariano con sedi in altre città. Il gestore, Paul Florizoone, ritiene che questa alimentazione sia la più sana. Non usa prodotti biologici per tenere i prezzi bassi. È sempre molto affollato, serve hamburger vegetariani gustosi e bevande salutari;

- Lekker GEC. Questo self-service è associato a organizzazioni sociali e pacifiste che hanno sede nello stesso stabile, al piano superiore. L’atmosfera è quella degli Anni 70, quando mangiare vegetariano era qualcosa di eccentrico e mistico. Ci si serve da soli ed è il luogo ideale anche solo per bere un buon caffè o fare uno spuntino prima di partire, dato che è proprio vicino alla stazione. Lo chef è Robrecht Cardyn.

- Chocolatier Hilde Devolder, Burgstraat 43 9000 Gent Tel.: +32-92690200 [email protected]
Qui si gusta il cioccolato belga d’autore con praline confezionate artigianalmente con cacao da tutto il mondo, biologico e di altissima qualità. In vendita tavolette da piantagioni di cacao sostenibili e di gusti differenti. Prezzi alti. Accanto c’è il ristorante che propone piatti a base di insetti secchi!

I giovedì vegetariani di Ghent sono promossi da EVA (Ethical Vegetarian Alternative), ONG belga che si propone di sensibilizzare persone, governi e futuri chef, grazie a un programma di formazione a loro dedicato, sui vantaggi di un'alimentazione a base vegetale.

Con questo intento EVA promuove due incontri a Milano:

- 29 giugno a Expo presso il padiglione belga, dalle ore 12,30 alle ore 15,30, lo chef Kevin Storms si esibisce in uno show coocking con sfiziosi assaggi vegetariani;

- 30 giugno al Ristorante Joia, alle ore 13, lo chef Kevin Storms e Pietro Leemann propongono un menu a quattro mani

Monica Pilotto
25 giugno 2015

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