Il 26 maggio si celebra per la prima volta il World Aperitivo Day, l'evento dedicato ad uno dei più antichi e iconici rituali simbolo dell'italianità. E per la prima edizione di questa manifestazione che si terrà a Milano, patria dell'aperitivo, sarà anche l'occasione per esplicitare i valori fondanti del cosiddetto "Manifesto dell'Aperitivo".
I capisaldi del Manifesto
Tra i valori presenti sul documento si trovano l’impiego di prodotti di denominazione e di filiera che garantiscano il consumatore e tutelino l’originalità del Made in Italy nel mondo, la valorizzazione del patrimonio enogastronomico regionale e la costruzione di una cultura dell’abbinamento dei nostri prodotti con quelli provenienti dalle tradizioni del food e del beverage di tutto il mondo. Tutto ciò considerando due criteri fondanti: il primo, legato all’importanza dell’accostamento tra beverage e food realizzato attraverso gli abbinamenti proposti da chef e autorevoli mixologist; il secondo, legato alla scelta degli ingredienti: “è Aperitivo se è Italiano almeno al 50%”, ovvero se almeno il 50% degli ingredienti che compongono l’abbinamento è rappresentato da prodotti italiani, ha dichiarato Federico Gordini, ideatore della manifestazione.
L'aperitivo come tradizione all'italiana
Il momento dell'aperitivo, oltre a fungere da trampolino di lancio verso il pasto, incarna un rituale di condivisione tipico della tradizione enogastronomica italiana. L'aperitivo viene spesso usato come scusa per incontrare una persona cara, in quanto dura più di un semplice caffè e regala l'atmosfera di una vera e propria convivialità.
Un momento di condivisione
Aperitivo è sinonimo di condivisione e scambio: durante questo vero e proprio rituale, vengono scambiate chiacchiere, stuzzichini e qualche buon drink. Questa situazione non è mancata nemmeno durante il difficile periodo della pandemia, durante la quale le persone hanno organizzato aperitivi a distanza, in videochiamata, rigorosamente home-made. Ecco perché piace pensare che l'aperitivo sia inclusivo: non riguarda né genere né età ed è rivolto a tutti.
Il contributo degli chef
A questa manifestazione parteciperanno anche esponenti della cucina italiana del calibro di Andrea Berton, Daniel Canzian e Viviana Varese. Un modo per arricchire la proposta di cocktail di alta mixology con abbinamenti e combinazioni di sapori, perché l'aperitivo non deve essere considerato con meno cura di una cena.
Viviana Varese, Chef del Ristorante Viva, sottolinea che “l’aperitivo è condivisione, è occasione di scambio, è il benvenuto della serata. È un inizio, è l'amicizia a Milano. È uno stuzzico da accompagnare al mio drink preferito”.
Al termine della manifestazione, verrà presentata in anteprima l'Aperitivo Festival, il nuovo evento che, nel maggio 2023, renderà Milano il centro di un progetto internazionale dedicato ovviamente ai cocktail. Tante tappe fuori Italia che abbracceranno i principali mercati mondiali dell’export, dagli USA alla Germania, dall’UK alla Cina.
Camilla Rocca
maggio 2022