Micheal Jackson cantava sulle note di Billie Jean, le notti iniziavano con l'aperitivo (il mitico Ape) e i giovani ballavano spensierati. L’Italia vinceva i mondiali e tra le strade si sfrecciava in sella ai Ciao. Nelle tavole rigorosamente le pennette alla vodka, un piatto cult di questo decennio glorioso.
Le origini di questa ricetta sono piuttosto dubbie, c’è chi afferma fosse un primo piatto nato in un ristorante di Bologna, il “Dante”, dove veniva preparato flambé davanti ai commensali. O chi invece attribuisce la loro invenzione ad uno chef di New York. Le pennette o mezze penne “alcoliche”, un vero boom negli anni del boom, che si preparavano in pochi semplici passaggi con qualche ingrediente insostituibile: il distillato della tradizione russa e la passata di pomodoro nostrana. Gli altri ingredienti erano a libera interpretazione (c’è chi soffriggeva cipolle e sedano e chi aggiungeva peperoncino e pancetta). Bisogna dire alla fine dei conti che era un piatto amato da tutti, persino dai bambini. Infatti, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, non ha sapori forti poiché la componente alcolica della vodka tende a sfumare, ad eclissarsi. Con quel suo briciolo di internazionalità, diventa presto un classico dei single che vogliono far colpo alla prima cena romantica, anche perché è semplice da preparare e soprattutto richiede ingredienti facilmente presenti in ogni dispensa.
Ma che fine hanno fatto?
Essendo un piatto vintage sembrava ormai destinato a scomparire insieme a tutte le altre ricette appartenute a quei meravigliosi anni: ad esempio come il cocktail di gamberi o il risotto allo champagne. Ve li ricordate? Ma invece le mode tornano, si reinventano e ci stupiscono, come questa pasta, che dal simbolo della cucina modaiola e più gettonata quale era, è tornata per vivere la sua seconda giovinezza. Non a caso, si sono rivelate come la seconda ricetta più cliccata negli Stati Uniti. Nel ristorante Carbone di New York, ad esempio, le penne alla vodka servite al bel prezzo di 26 dollari, sono diventate così popolari che levarle dal menù scatenerebbe la rivolta dei clienti. E voi pensate di prepararle ancora?
di Elena Strappa