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Dimmi come viaggi e ti dirò di che vino sei

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Sognatore, solitario, iperattivo: a ogni viaggiatore il suo vino. In un divertente gioco di associazioni ideato da un sito di viaggi

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L’idea è venuta agli operatori di kayak.it, noto motore di ricerca dedicato ai viaggi, sull’onda di Vinitaly e del tanto parlare di vino che la kermesse veronese si porta dietro. A ogni tipo di turista, o meglio di viaggiatore, si associa un nettare che ne ricalchi i tratti caratteriali. Come afferma Gurhan Karaagac (Regional Managing Director KAYAK Italia, Turchia e Grecia), ripreso da diverse pagine online: “Ci siamo divertiti molto a trovare la perfetta combinazione tra vino e viaggiatore. La decisione di proporre esclusivamente vitigni italiani non è stata casuale. L’Italia ha una produzione di vino di eccellenza ed è sicuramente meta ambita per molti nostri utenti”.

Il solitario. Gli piace stare per i fatti suoi, ama la natura e l’avventura, nello zaino ha più libri che vestiti. Per lui ci vuole un vino sicuramente biodinamico, impegnato come i tomi che si porta in spalla.

L’oculato. Per carattere o per colpa della crisi, è molto attento al budget. Si concede il lusso di esplorare il mondo, ma lo fa confrontando attentamente i prezzi e tagliando tutte le spese superflue. Un profilo che si associa perfettamente a un Aglianico del Vulture, un vino di qualità, non a caso definito il Barolo del Sud, ma dal costo abbordabile.

L’iperattivo. È già andato dappertutto e spesso ci torna una seconda volta. Grande trascinatore, traboccante di energie, le sue giornate sono intense e si concludono all’alba. In una parola, una persona frizzante, come il vino che meglio gli si adatta, un Franciacorta champenoise o un prosecco di qualità.

Il maniaco del controllo. I suoi viaggi sono perfettamente pianificati molto prima della partenza. Parte con una serie infinita di prenotazioni in tasca (l’albergo, l’auto, i ristoranti) e reagisce con prontezza a qualsiasi inconveniente. Per lui ci vuole qualcosa di lineare, anche facile da associare al cibo, in modo da poter stare tranquilli e non incappare in incidenti gustativi: un buon Cabernet friulano o un Sangiovese e tutto fila liscio.

Il sognatore. È il contrario del profilo precedente. Forse non ha neanche l’orologio, nei suoi viaggi comandano le emozioni. Ama gli scenari bucolici, le atmosfere calde e rilassate. Il suo vino ideale è un passito dolce e aromatico, come quello di Pantelleria.

Anche noi di salepepe.it vogliamo aggiungere un profilo: è il viaggiatore del freddo, quello che bazzica per fiordi e isole del Nord. Diversamente dal sognatore mediterraneo, che raggiunge il Nirvana davanti a un tramonto in spiaggia, si emoziona invece con i paesaggi algidi, le luci fredde, il silenzio. Le labbra screpolate e le mani ruvide per lui sono motivo d’orgoglio. Che bottiglia si porta nello zaino? Lo abbiamo chiesto al nostro esperto Sandro Sangiorgi (curatore del progetto Porthos): “un vino da meditazione, come un Albana di Romagna, per quando si perde a osservare il mare ghiacciato, oppure un distillato di ciliegie di Morostica da associare a certi cibi tipicamente grassi delle terre fredde”.

Cristiana Cassé
25 marzo 2015

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