Tra le località sciistiche più in voga del momento, la perla dell'Engadina è anche il luogo più glamour delle Alpi con tante proposte, dai ristoranti stellati all'après ski, dai cocktail bar d'autore fino alle baite più romantiche. Appena oltre il confine italiano per la Svizzera, sede di due edizioni dei Giochi Olimpici Invernali, il modo più scenografico per arrivare a Sank Moritz è il treno turistico Bernina Express. Con una vista panoramica del "trenino rosso" che dall'Italia parte da Tirano si arriva direttamente a Sank Moritz sfiorando la punta massima di 2.253 metri d'altezza, immersi in scorci suggestivi, che la neve rende indimenticabili. Inoltre fino al 18 febbraio c'è la seconda edizione della St. Moritz Cocktail Week, un evento che vede i migliori cocktail bar di questa destinazione alpina d'eccellenza sfidarsi a colpi di cocktail.
Lo chiamano un "connubio perfetto tra mare e cielo", perché la cucina di pesce della Langosteria è sbarcata proprio sulle piste dell'Engadina, a un soffio da quello che sempre essere il tetto del cielo. E in più la nuova collaborazione con della collaborazione con la galleria d'arte Deodato, specializzata nella street art e nella pop art ha curato l'allestimento del ristorante, che riporta a un tema onirico e fiabesco. In cucina lo chef Antonio D’Ambrosio e in sala il Restaurant Manager Gianluca Penna.
All'interno del Cresta Palace Celerina, storica icona alberghiera che abbraccia il panorama dell’Engadina, situato proprio accanto al comprensorio di sci da fondo e alla Cresta Run, la storica pista naturale per bob e skeleton che fu sede di molte competizioni fin dal 1950, si trova il ristorante di cucina italiana da Giacomo. Il luogo ideale per chi cerca una cucina di cuore e di casa, per chi, dopo tanti giorni fuori casa non desidera che un' immancabile ottima pasta, o altre specialità di cucina italiana. Per chi ama l'Asia invece, sempre all'interno dell'hotel anche ASIA 75, con tanti piatti da condividere e anche take-away, da ordinare e portare a casa.
All'interno di uno degli hotel che hanno fatto la storia di St. Moritz, il Badrutt’s Palace, dove un tempo veniva ospitato il primo campo coperto da tennis d’Europa, si trova oggi l’elegante ristorante La Coupole, che comprende un raffinato cocktail e sushi bar e una dining room privata. Condotto da Matshuisa, in arte NOBU, La Coupole propone la cucina fusion giapponese-peruviana per la quale Matshuisa è famoso nel mondo.
Da Vittorio St. Moritz, all’interno del Carlton Hotel, è sicuramente una delle esperienza di culiarie più di livello dell'Engadina, in cucina Paolo Rota, l’executive chef di Da Vittorio che dal 2019 guida anche la brigata di cucina del ristorante elvetico - e che nel 2020 ha conquistato la seconda stella Michelin. Tra le novità che, assicura lo chef, quest’anno conquisteranno i commensali, ci sono i Tortellini di pernice nel loro brodo: ad accompagnare la pasta fresca ripiena, un brodo sapido a base di ristretto di pernice arrosto, condito con salsa alla soia, mirin, succo di limone ed erbe aromatiche, il tutto servito con cavolo rosso fermentato. Nello stile Da Vittorio, non possono mancare tra i primi gli omaggi al mare, che il visionario Vittorio Cerea portò nel 1966 a Bergamo: ecco, da una parte, il Risotto verde mare, il cui nome richiama le tonalità dell’acqua, con il risotto mantecato con olio all’aglio orsino e accompagnato da crostacei e conchiglie e, dall’altra, lo Spaghetto cacio e pepe con scampi e limone.
Una proposta semplice e concreta, che unisce la cultura gastronomica italiana ai sapori tipici della cucina nordica e della tradizione francese. Questo è Krone, il ristorante 1 stella Michelin di St. Moritz dello chef Samuel Carugati. Tra le novità da ordinare alla carta spiccano il Carciofo alla brace con pecorino e cardo gobbo, lo Spaghettone Monograno Felicetti con scampi e aglio nero e il Cervo in due cotture, con contorno di broccolo, mirtillo e maggiorana. A chiudere le portate, tre alternative di dessert: “Il ricordo”, una rivisitazione della torta di pane con cioccolato, uvetta e salsa di pane; “Un tuffo in costiera”, a base di mandorle, limone e mandarino; e “Una mattina”, composto da liquirizia, pino cembro e fieno.
Al Carlton hotel è possibile assaporare le pietanze plant-based sia nel nuovo Grand Restaurant, inaugurato lo scorso dicembre e guidato dall'executive chef Salvatore Frequente, sia nelle sale luminose del Bel Etage, l’elegante bar-ristorante dell’albergo, o nella sua terrazza
soleggiata. Al Grand Restaurant lo chef Frequente ha fin da subito sposato la filosofia Moving Mountains, con un nuovo menu ispirato alla natura circostante, che privilegia i prodotti locali e selvatici provenienti dalle foreste dell’Engadina: ingredienti di altissima qualità, simbolo del legame con il territorio. Andando a curiosare nel menu del Grand Restaurant troviamo quindi, accostati ai piatti tradizionali, una menu di degustazione Moving Mountains, interamente plant-based. Apre le danze una variazione di barbabietola con acetosella e ravanello; segue una zuppa di topinambur arricchita da pera e nocciola, un risotto con pesto di erbe e lime e una variazione di broccoli con limone, pinoli e prezzemolo.
Il Kulm Hotel St.Moritz, lussuoso hotel al centro di una serie di primati storici da oltre 165 anni, offre agli ospiti una vista mozzafiato sulle Alpi e sul lago di St.Moritz che la rende un connubio di pace, natura e armonia. E al suo interno il nuovo Country Club è firmato dallo chef Mauro Colagreco, con un nuovo menu irresistibile a base di piatti cotti alla griglia o su brace e carbone.Toni neutri, texture naturali e una colonna sonora di facile ascolto creano un'atmosfera di rilassata raffinatezza, per il nuovo restyling del club.
Febbraio 2024
di Camilla Rocca
