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Un dolce pasquale rustico, reso dolce dalla granella di zucchero e arricchito con le uova. È consuetudine servirlo a colazione nei giorni di Pasqua
Un dolce di origine orientale, la cuzzupa calabrese simboleggia la fine della Quaresima e il digiuno. Solitamente si impasta durante i giorni della Settimana Santa per poi cuocere il dolce per il Venerdì Santo o per la Pasqua. È preparato in varie regioni e in forme di uccelli o altri animali oppure a forma di lettera, soprattutto se dedicato ai bambini.
Ancora più goloso
A fine cottura il dolce può essere cosparso con granella o confettini di zucchero oppure con una cremina chiamata "annaspero”, a base di zucchero, albume e limone.
Spezzettate il lievito e versatelo in una ciotola con il latte e lo zucchero, poi aggiungete via via la farina e 1 uovo. Iniziate a impastare e quindi unite, poco per volta, il burro morbido a pezzetti. Infine aggiungete il sale e lavorate fino a ottenere una pasta liscia ed elastica. Formate una palla, mettetela in una grossa terrina, coprite con un telo o pellicola e lasciate lievitare in un luogo tiepido fino al raddoppio del volume (circa 2 ore). Riprendete l'impasto, tenete da parte 30 g e dividete il resto in 3 parti uguali. Formate 3 cordoni lunghi circa 50 cm, saldateli a un apice, intrecciateli e saldateli anche all'apice opposto.
Piegate la treccia per formare una corona e sigillate le estremità. Sistematela su una placca ricoperta con carta da forno e adagiate in 3 anse della treccia le uova rimaste (con il guscio, lavate e asciugate). Formate sei cordoncini con la pasta tenuta da parte, metteteli a croce sulle uova e saldateli all'impasto.
Disponete al centro della corona un anello di alluminio (in modo che il foro centrale non si richiuda) e fate lievitare fino al raddoppio del volume (circa 2 ore). Spennellate la cuzzupa con un po' di latte, decorate con la granella di zucchero e infornate a 180° per 35 minuti.
