Una parmigiana di melanzane proprio come la preparava la nonna, il risotto fatto con le erbe di campo raccolte in una consueta gita primaverile, il tiramisù (anzi il tiramigiù) destinato ai compleanni da una rigorosa usanza familiare, le sarde come le cuoceva il papà o il vov del buonumore, il liquore che ha conquistato il marito ("e tanti amici").
E' un mondo di sapori, di profumi e di emozioni quello che viene raccontato da Una ricetta per la vita, un contenitore virtuale dove le donne di tutti i Paesi di Expo vanno raccogliendo le ricette per loro più significative (#unaricettaperlavita).
Ci sono i piatti del ricordo, che rimandano a situazioni e ad affetti, ci sono le ricette di tradizioni scomparse, le portate tramandate (e reinterpretate) di generazione in generazione, le merende nutrienti di una volta, le preparazioni del più arcaico risparmio o della moderna sostenibilità, quelle ultra golose e quelle sane.
Soprattutto ci sono i piatti più amati. Quelli che si sono intrecciati alla vita quotidiana o hanno segnato i momenti importanti, quelli che evocano atmosfere antiche, raccontano abitudini, segnano progetti ed evocano speranze. Perché la cucina è innanzitutto calore, cura e vicinanza. Perché “Nutrire il Pianeta" significa proprio "Energia per la Vita”, come recita il tema di Expo.
E le donne, tradizionali depositarie del nutrimento, sono protagoniste e interpreti di nuove prospettive di sostenibilità per il Pianeta. Questa la cifra di WE - Women for Expo, un progetto di Expo Milano 2015, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, un network al femminile che lavora sui temi dell’alimentazione, del nutrimento, della cooperazione e del diritto al cibo.
Tutte siamo invitate a intervenire condividendo la nostra “ricetta per la vita”, partecipando così a Expo da ogni angolo del globo.
Livia Fagetti
6 agosto 2014