In partenza per le vacanze e il frigo ancora pieno? Decine di panini avanzati dopo la festa? Per evitare che questo cibo diventi spazzatura, in Germania si sperimenta una soluzione innovativa. Ed etica. Che finora ha salvato dalla pattumiera oltre 34 tonnellate di alimenti ancora commestibili. Attraverso la piattaforma di foodsharing Lebensmittelrettung.de oltre 4500 "angeli del cibo" tedeschi hanno raggiunto questo risultato, ancor più significativo se si considerano i tempi di crisi. E questo sistema antispreco rappresenta un modello creativo ed efficiente che sarebbe interessante importare anche in Italia, dove ogni anno vengono buttati quasi 50 kg di alimenti a persona per un totale di 1,2 milioni di tonnellate.
Capitale assoluta della buona pratica di riciclo è Berlino, dove i quartieri di Charlottenburg, Wilmersdorf, Neukoelln, Pankow e Mitte sono disseminati di contenitori e frigoriferi che invitano le persone a lasciare lì (e non nel bidone della spazzatura) gli alimenti ancora buoni, di cui ci si vuole liberare. E offrirli a costo (e chilometro) zero a passanti, senzatetto e chiunque scopra all'ultimo... che in casa non ha lo zucchero per fare la torta o l'aceto per condire l'insalata.
Tutti possono partecipare: privati, ma anche commercianti e produttori. Per mettere a disposizione il proprio cibo inutilizzato bisogna iscriversi al sito di foodsharing con una piccola quota e precisare cosa si offre, il tipo di alimento, la data di scadenza e la provenienza. Per prenderlo, basta aprire il contenitore e ritirare ciò che occorre oppure andare sul sito e verificare sulla mappa della propria città cosa contiene il contenitore vicino casa o lungo il tragitto per il lavoro.
Ma la piattaforma Lebensmittelrettung.de ha anche il suo lato social: permette di contattare altri foodsharer per organizzare il ritiro di alimenti, chiedere l'uovo che manca per fare la maionese o condividere una ricetta. Perché tra angeli (del cibo) ci si intende!
Enza Dalessandri
30 maggio 2014