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Le ricette tabù

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Quali sono le ricette che fanno paura? Secondo gli italiani le più difficili sono sette

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Cucinare è una vera passione e, sebbene il 58% degli italiani si consideri un bravo cuoco, ci sono delle ricette che incutono timore al solo pensiero di doverle realizzare. 

Secondo i dati emersi dalla ricerca “Le ricette impossibili”, condotta da Doxa per Moulinex su un campione di 800 persone tra i 15 e i 65 anni, il piatto considerato più difficile da preparare è l'anatra all'arancia, conosciuto già nel XV secolo nei ricettari fiorentini e tornato in auge negli Anni 70.
L'anatra all'arancia spaventa più le donne (82%) degli uomini (53%) e maggiormente gli over 65 rispetto ai giovanissimi che, a quanto pare, sono spesso alle prese con i fornelli.

Più in generale le donne sembrano essere molto intimorite nell'affrontare la preparazione di piatti con la carne.
Per esempio, lo stracotto al Barolo, secondo piemontese a base di carne di manzo marinata nel vino che prevede una lunghissima cottura, risulta essere una ricetta molto complessa per il 64% delle donne contro il 35% degli uomini, così come il 90915vitello tonnato (47% vs 21%). In questo caso a mettere in crisi è la preparazione della salsa tonnata e il giusto punto di cottura della sottofesa di vitello (in Lombardia) o della noce di vitello (in Piemonte).



90917Tra i dolci, la meringa è quella che crea più ansia; d'altra parte la paura che non si rassodi nel forno, ma che risulti floscia o bruciacchiata è assolutamente comprensibile. Per lo stesso motivo risultano difficili da realizzare i soufflé al formaggio.

Per le specialità di mare, la zuppa di pesce risulta essere più ostica del risotto alla pescatora. Questo vale per entrambi i sessi. In effetti la zuppa di pesce prevede l'impiego di varietà diverse, spesso pesci non particolarmente pregiati, e vari modi di cottura.

90919A spaventare di più gli uomini, invece, risultano essere gli sfiziosissimi arancini di riso. La ricetta, originaria della Sicilia, prevede due versioni: in bianco, con ragù di rigaglie, e in rosso, con ragù al pomodoro. Cosa sarà a creare così tanto disagio nel prepararli? La farcita, l'impanatura o la frittura?

Infine, per donne e uomini antipasti e primi sono i piatti più facili da realizzare.
La paura di sbagliare in questo caso è molto bassa, forse perché c'è la possibilità di interpretare con maggiore creatività le ricette classiche con la soddisfazione di dare vita a nuove varianti golose.

Ecco i numeri degli appassionati di cucina: 6 su 10 si ritengono dei buoni cuochi (58%); la generazione dei Millennials - i nati tra gli Anni 80 e la fine del XX secolo - traffica con vero entusiasmo ai fornelli ottenendo ottimi risultati; i più giovani, quelli tra i 15 e i 25 anni, hanno un'alta considerazione delle loro performance culinarie: il 30% cucina tutti i giorni e oltre il 65% almeno una volta a settimana; c'è maggiore considerazione delle proprie capacità ai fornelli al sud e nelle isole (63%) rispetto agli aspiranti cuochi del nord (50%).

La vera sorpresa è che la passione per la cucina coinvolge uomini e giovani sempre più entusiasti di mettere le mani in pasta, mentre le donne - multitasking nel terzo millennio - arretrano nella classifica.

Monica Pilotto
27 marzo 2015

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