Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Cibo in scadenza? Come trovarlo per risparmiare

News ed EventiNewsCibo in scadenza? Come trovarlo per risparmiare

Nei migliori supermercati italiani fioriscono mille iniziative anti-spreco, mentre la rete diffonde le offerte dei piccoli commercianti. A noi consumatori resta solo il compito di informarci e risparmiare

Condividi

Dal 21 maggio il Parlamento francese ha vietato ai grandi supermercati di gettare gli alimenti scaduti.

La nuova legge dovrebbe costringere le catene commerciali a distribuire le proprie scorte prima che sia troppo tardi, anche "a costo" di regalarle. Chi sgarra rischia multe fino a 75 mila euro e due anni di carcere.

In Italia, sebbene a livello legislativo non esista niente del genere, molti supermercati si stanno muovendo autonomamente per mettere a punto piani di smaltimento intelligenti.

Non è una questione legislativa a suggerirlo: combattere lo spreco infatti è nell’interesse delle aziende per le quali lo stoccaggio e lo smaltimento delle eccedenze rappresenta un costo altissimo.

Non solo: agli occhi dei consumatori informati questo genere di politiche dovrebbe costituire un criterio di scelta molto più valido di tante dispendiose pubblicità.

Così negli ultimi tempi ogni grande catena di supermercati italiana ha messo in atto la sua strategia "virtuosa", capace di alleggerire i costi dei magazzini e, al contempo, di far risparmiare i consumatori o aiutare chi ne ha più bisogno.

Restavano esclusi, fino oggi, i minimarket di quartiere, ma un paio di idee ingegnose hanno pensato anche a loro.

Ma ecco quali sono le strategie messe in atto dai supermercati italiani.

Nei supermercati Simply i prodotti freschi vicini alla scadenza vengono etichettati con il bollino "Evitiamo gli sprechi" e scontati del 30%.

Nei punti vendita Carrefour gli stessi alimenti costano addirittura la metà e sono riconoscibili dalla scritta "Ultimi giorni 50%".

Coop ha scelto di destinare i prodotti pericolosamente prossimi alla scadenza o con confezioni danneggiate a canali di beneficenza.

Strategia simile per Conad che tuttavia lascia la scelta ai singoli negozi.

Esselunga ha messo in atto già da alcuni anni una collaborazione con il Banco Alimentare che si occupa di raccogliere e distribuire le eccedenze tra le varie organizzazioni assistenziali.

Nello stesso tempo i clienti di Esselunga possono usufruire di sconti importanti praticati dai banchi del pesce fresco, cosa che accade anche sui banchi di prodotti ittici e carni della Coop sebbene qui gli sconti siano minori.

Questo, in sintesi, quello che accade nella grande distribuzione.

La vera novità tuttavia è rappresentata dalla possibilità di trasportare la politica antispreco e le occasioni di risparmio anche sui piccoli negozi di quartiere.

A renderlo possibile è stato il sito Last Minute Sotto Casa (lastminutesottocasa.it) ideato da Francesco Ardito e Massimo Ivul all'interno dell'incubatore di imprese del Politecnico di Torino.

Il funzionamento è semplice: Last Minute Sotto Casa raccoglie le informazioni relative agli alimenti vicini alla scadenza disponibili nelle botteghe e le comunica ai consumatori iscritti in tempo reale attraverso una email.

Attualmente la piattaforma può contare su circa 550 negozi in tutta Italia e 30 mila utenti, ma c'è ancora molto da fare se si vogliono diminuire gli sprechi denunciati dal sito (13 miliardi di tonnellate di cibo buttato ogni anno per un valore di 750 miliardi di dollari).

Intanto a Milano sta nascendo un nuovo progetto che per la prima volta mette insieme i punti vendita piccoli e medi con i grandi supermercati. Il suo nome è MyFood e, nei sogni del suo giovane ideatore Francesco Giberti, dovrebbe suggerire ogni sera una cena antispreco preparata esclusivamente con prodotti in via di scadenza reperiti nei vari negozi che si incontrano sulla strada lavoro-casa.

Per vedere se davvero funziona, non c'è che da iscriversi e aspettare gli annunci.



Daniela Falsitta,
27 maggio 2015

Abbina il tuo piatto a