Oltre il “solito” grano, ora arrivano fusilli e tagliatelle di ceci, lenticchie, piselli, canapa, semi di lino: un aiuto per la salute e un modo per scoprire nuovi gusti. Nel Medioevo, quando mancava il grano si ricorreva alla farina di legumi, di cereali poveri o di semi: una scelta necessaria, dettata dalla povertà. Oggi, al contrario, la rinuncia alla pasta di grano duro a favore di quella fatta con piselli, lenticchie o fagioli è una scelta voluta, informata, dettata spesso da ragioni salutistiche. Ed è più costosa, perché queste paste “alternative” hanno prezzi più alti, che arrivano fino a 16 euro al kg. Li valgono?
Non solo per celiaci
Fusilli e maccheroni realizzati con farine di legumi o semi esistono da anni e sono nati per permettere anche ai celiaci di gustarsi un bel piatto di pasta, ma senza rischi per la salute. Da qualche tempo, però, questi prodotti sono stati “ripensati” e si propongono ora a un pubblico più ampio, che non necessariamente soffre di intolleranze alimentari ma che semplicemente vuole mangiare in modo più sano ed esplorare nuovi sapori. Infatti queste paste, oltre a essere rigorosamente “gluten free”, garantiscono un buon apporto di proteine vegetali, di fibre, di minerali e oligoelementi (come fosforo, ferro, zinco e manganese ), alleati della salute e del benessere quotidiani. Con due vantaggi in termini salutistici: il basso indice glicemico e l’alto tenore in fibre. Essendo alimenti ad assorbimento lento, non solo non provocano picchi di insulina, ma attenuano il senso di fame e assicurano un prolungato senso di sazietà. A livello di gusto, inoltre, sono diverse dalla pasta tradizionale perché mantengono il sapore dei legumi o dei semi che le compongono. Andare alla scoperta di ricette nuove e sughi leggeri e fantasiosi per accompagnarle (e proporle anche a commensali celiaci) non è che una delle tante possibilità che si apre affacciandosi al mondo dell’”altra pasta”.
Di legumi per fare il pieno di proteine veg
I nutrizionisti non si stancano di ripetere che si dovrebbero consumare più legumi, sia per la salute umana che per quella dell’ambiente. L’intuizione di “Inserirli” nella pasta è una soluzione per mangiarne di più e farli apprezzare a tutti in famiglia quasi senza accorgersene, visto che il sapore, la consistenza e la tenuta in cottura restano quelli della pasta classica. Tra caserecce di lenticchie gialle e spaghetti di fagioli neri, fusilli di piselli verdi e tagliatelle di ceci, ideali con sughi di verdura, fare incetta di proteine vegetali diventa più facile, gustoso e gradevole, anche per la vista. Quella composta solo da acqua e farina di legumi (meglio verificare in etichetta che non ci siano altri ingredienti), ha il doppio delle proteine rispetto alla pasta di grano e contiene più fibre insolubili. Ed è una sicurezza per i celiaci e i diabetici, un’alleata per chi è a dieta o soffre di intestino pigro. Invece le versioni ottenute miscelando farina di cereali e semola di grano duro rappresentano un piatto unico completo e nutriente, ideale anche per i vegetariani e i vegani, visto che apportano proteine complete e di alta qualità, grazie alla sinergia tra quelle dei cereali e quelle dei legumi. Attenzione solo alle dosi. Siccome saziano molto, le porzioni sono più contenute: 50 grammi rispetto agli 80 grammi della pasta di semola di grano duro.
Di canapa per combattere il colesterolo
La pasta di semi di canapa (ossia di cannabis sativa alimentare) è una fonte di fibre e di proteine pregiate, perché è ricca di amminoacidi essenziali, e in forma facilmente assimilabile. Ma soprattutto apporta buone quantità di acidi grassi Omega 3 e Omega 6, un valido aiuto per combattere il famigerato “colesterolo cattivo” e prevenire le patologie cardiovascolari. Inoltre comporta benefici anche per il sistema immunitario e quello nervoso. Tante ragioni in più per provare questa pasta, dal lieve aroma di nocciola, che si sposa alla perfezione con sughi dai sapori decisi, come i pesti di verdure. Anche in questo caso, per fare la spesa migliore, è bene verificare gli ingredienti e preferire i prodotti a maggior contenuto di farina di semi di canapa (oltre il 30%).
Di semi di lino per proteggere il cuore
La farina di semi di lino è la principale fonte vegetale di Omega 3 e apporta anche proteine, minerali (calcio, ferro, magnesio) e vitamine (B1 e B2). Per questo è tonificante, ha un effetto protettivo sull’apparato cardiovascolare, contrastando il temuto colesterolo e contrastando l’ipertensione. Inoltre la presenza di antiossidanti, come i lignani, rende la pasta di semi di lino utile nel proteggere le mucose intestinali. Per sfruttare al meglio questi benefici è bene, comunque, verificare gli ingredienti perché in commercio si trovano prodotti molto diversi: non solo varia la percentuale di farina di semi di lino (più è alta, meglio è) ma spesso ci sono altri ingredienti (come semola di grano duro, uova o amido di tapioca).
Manuela Soressi
maggio 2017